oltre alle nature morte della collezione Poletti e alla pinacoteca Ambrosiana, Museo City mi ha regalato una commovente visita alla Caserma del Vigili Urbani di via Messina.
il giro di conoscenza della struttura, di mezzi di trasporto, museo storico e auto d'epoca, oltre che di ragguagli sulla prevenzione di incendi e incidenti domestici, è durato ben due ore.
i Vigili del Fuoco (rigorosamente maiscolo nella mia selva di di noncuranti minuscole) erano mediamente persone di una certa età, alcuni certamente in pensione, capelli bianchi, tanta esperienza, appartenenza milanese con tratti di dialetto, cultura media a volte solo media.
qualche giovane recluta, alcuni ancora in formazione, mi ha colpito in particolare un ragazzo con capelli da naziskin, però arruolato nel gotha dei Gloriosi.
ho avuto costantemente la percezione dell'appartenenza di questi Maestri ad un'umanità Altra.
Altra e Alta.
nella desolazione pervasiva di un mondo meschino otturato dalla scemenza condannato alla deficienza assicurato alla demenza e saturato dal nulla del godimento a tutti costi, gli Eccelsi sono una parentesi quasi perturbante.
sono certa che certa dedizione nasca da qualcosa di singolare, da una forma di patologia della generosità che non consente di limitare il pericolo per sè ma solo quello per gli altri (anche questo può essere un problema se ci pensate, nella vita di tutti i giorni), da una globalizzazione universale dell'assunzione di responsabilità che non conosce limiti.
di certo Li amo di un amore assoluto, sono in adorazione, sono grata per sempre, da parte mia e da parte di tutto il mondo, sono ammirata e commossa.
un mondo tutto così, abitato solo così, non sarebbe possibile, non sarebbe pensabile, sarebbe innaturale, intanto, però, c'è anche un mondo così.
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