Cessò di farmi male, e tanto piano
che non sentii svanire la mia angoscia -
ma quando mi voltai vidi la luce
là dove s'addensava l'ombra-
E non so quando prese a trasformarsi
perché ogni giorno la portavo
come un bambino il suo grembiule -
ed ogni notte la appendevo al gancio.
Io quel dolore conficcato in cuore
come aghi dolcemente
al loro posto in puntaspilli
da mani femminili-
non so trovare più, nè so perchè
si consolasse, so solo che tace
la pena - che ora è quasi pace.
Emily Dickinson- Percorsi di Versi, per le strade di Milano.
che non sentii svanire la mia angoscia -
ma quando mi voltai vidi la luce
là dove s'addensava l'ombra-
E non so quando prese a trasformarsi
perché ogni giorno la portavo
come un bambino il suo grembiule -
ed ogni notte la appendevo al gancio.
Io quel dolore conficcato in cuore
come aghi dolcemente
al loro posto in puntaspilli
da mani femminili-
non so trovare più, nè so perchè
si consolasse, so solo che tace
la pena - che ora è quasi pace.
Emily Dickinson- Percorsi di Versi, per le strade di Milano.
2 commenti:
io non so bene perchè sulla mia posta vedo un tuo commento ma qui no!!
ebbene si, la signora poesia ha fatto la sua entrata.
caro corte sconta, questa poesia era un po' per te, per dirti un modo di affrontare la pesantezza un po' più simile al mio.
Rossa
ti ringrazio..anche se dubito che la mia piccola barca trovi mai un approdo così..confortante
ciao Rouge
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