bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 16 marzo 2017

la poetica del creato

la bellezza mi commuove.
sento un magone come se, bambina, mi abbracciasse la mamma dopo una settimana che non la vedo.
è un movimento che parte dall'interno e mi accade in alcune occasioni specifiche: certamente davanti all'arte, certamente quando osservo situazioni legate ai giovani. la giovane orchestra jazz della Civita mi procurò, anni fa al MiTo, un pianto smodato, ma in ogni occasione di emersione di un talento, artistico o affettivo, di un giovane mi fa piegare le ginocchia. 
qui l'artista non è giovane ma le sue opere sono impianti visivi di poesia.
Marcello Chiarenza, Unicredit Pavillion.
radici di alberi.
sassi
legni poveri
carta
libri
foglie
fiori
frutti secchi, come noci
rami
pietre luminose.
terracotta.
sono piccole cose, piccole creazioni, simboli deposti nelle radici del tempo, nella memoria del respiro dell'uomo. accostati, un ramo con un cucchiaio, una scala con una rosa, una ceramica con una pallina luminescente, una noce con una pagina di un libro, ed ecco che il mondo, intero, si ricrea.
tutto qui.
una magia la sua, una magia che ricrea il cuore pulsante della materia, della nostra origine, al fondo, all'anima, al nucleo del nostro essere creature viventi.
un'arte essenziale che dice tutto.
di più non potrebbe, di più non potrei sopportare.
per questo penso all'abbraccio di una madre, una felicità commuovente all'origine della vita mi ha assalito.
veliero dell'aria













il nuovo mondo

Nel mio lavoro subisco l’attrazione ed il fascino dello spazio, gli orientali direbbero del vuoto, quell’oceano infinito delle possibilità, il luogo senza confini in cui aleggiano le voci interiori di ogni cosa… Lo spazio, quel mondo delle visioni che scaturiscano oltre l’apparenza, è il respiro inarrestabile della realtà… quella realtà che attraverso le sembianze del suo corpo finito, pulsa di un’energia che proviene da un abisso interno senza fine.


vergine

l'aquilone

leone













povertà e soglia

Amo cercare la ricchezza custodita nella povertà, in una foglia, in un pezzo di carta, in un ramo secco, in un oggetto abbandonato, in un pezzo di materia povera portata alla deriva dal tempo...Tutto questo è possibile raccogliere ed ascoltare. Tutto questo è stato dimenticato, buttato via, perso... Quando un oggetto è stordito dal senso comune dell'esistenza, proprio allora, lo possiamo soccorrere mentre riprende i sensi nuovi e ci parla.


pollicino















la finestra dell'anima


































scala del paradiso


racconti del mare

la prima mensa e albero della vita



aria dello specchio


















radici

deriva


luna nel cucchiaio


stanza delle stelle.

i titoli delle opere completano il miracolo, poesie composte di parole e materia.
la visita è stata allietata dall'incontro con una coppia, lui architetto, che mi hanno introdotto, e quando parla un architetto si dispiega la spiegazione della bellezza della creazione mondo, al mondo di Chiarenza, quello delle opere esposte e quello del suo teatro. una giornata fortunata, baciata dalla luna e dalle stelle.

pesca delle stelle



1 commento:

corte sconta ha detto...

grazie Rouge....