domenica 28 febbraio 2021
oasi Lipu
grandi momenti di danza
la Scala questa settimana ha lavorato parecchio.
e io ne approfitto.
dopo Salome di Strauss con la (discutibile) regia di Damiano Michieletto e il superbo (indiscutibile) libretto tratto da Oscar Wilde, seguito dal recital (gigioneggiante) di Vittorio Grigolo, giovedì è andato in onda, sempre in streaming (una vera scorpacciata) una serata (molto godibile) di ballo intitolata Grandi momenti di Danza.
in questo ambito io ho le mie (imprescindibili) passioni, tra queste ci sono (amatissimi) Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, entrambi primi ballerini, che hanno eseguito passi dal Don Chisciotte, e i brani eseguiti con uno o due strumenti musicali estratti dal repertorio musicale classico (spesso di epoca barocca), di impronta classica ma sviluppati in modo moderno (incomprensibile?),
di questo genere vidi, nel 2018, Le variazioni Goldberg, e ho rischiato l'infarto della gioia.
giovedì sera ho visto:
Progetto Handel
Passo a due dall'atto II
Coreografia Mauro Bigonzetti
Musica Georg Friedrich Händel
con Maria Celeste Losa, Gabriele Corrado
SENTieri
Trio
Coreografia Philippe Kratz
Musica Fryderyk Chopin
con Alessandra Vassallo, Christian Fagetti, Andrea Risso
Pianoforte Marcelo Spaccarotella
è stata, ancora una volta, una gioia che mi ha ricordato, ancora una volta, che la bellezza ci salverà.
(su Rai Play)
giovedì 25 febbraio 2021
i migliori anni della nostra vita
una trasmissione lieve e meravigliosa.
il buon Baricco si circonda di meraviglie e ce le propone.
per me un mix angelico, un po' di letteratura, un po' di musica.
mezz'ora di trasmissione.
fantastico.
mi legge Fitzgerald, Tenera è la notte, libro che ho molto molto amato.
poi mi affida a un trio da sballo, al piano Gloria Campaner, al violino il russo Sergej Krylov, al clarinetto Alessandro Carbonare. suonano un pezzo di George Gershwin che Carbonare riesce a trovare, in un negozio di partiture antiche di New York, arrangiato da Robert Russell Bennett.
un brano che avvicina al paradiso, posso dire di esserci passata.
https://youtu.be/iYyzDXHMUOM
I migliori anni della nostra vita. Fitzgerald- Gershwin
Progetto Lingotto Musica
si Borgonzoni, non Bergonzoni
mi immagino il ministro Franceschini con il cappio intorno al collo, indeciso se porre fine alla sua sfortunata esistenza culturale da ministro.
meglio morire?
si, dai, meglio morire.
no, no ma non avete capito.
la Borgonzoni, nota minorata culturale, ma proprio ultra nota e per sua stessa sfacciata e orgogliosa esternazione, di fresca nomina alla sottosegreteria del ministero della cultura - e leggo che già lo era sotto il fulgido governo legastellato, il migliore per sapienza e competenza della storia italiana da quando è dotata di una costituzione- è una notizia di portata mondiale. domani ne parlerà il New York Times.
(io penso, metti che Franceschini non si senta bene...)
la iattura che ci capita di dover sopportare, con la santa e martire pazienza che contraddistingue noi poveri cristi italiani brava gente, di avere una disgraziata che non si da pace -vorrebbe poter fare di meglio- di non aver partecipato a una sola seduta del consiglio comunale di Bologna (ci vuole molta volontà per riuscirci in questi tempi di riunioni virtuali su zoom) non è tanto relativa alla sua inettitudine culturale (la lista delle sue dichiarazioni volutamente anticulturali è lunghissima*, un primato per cui ci si dovrebbe vergognare di uscire di casa ma che, invece, diventa un vanto, un vessillo distintivo di cui essere fieri: sono ignorante) ma, diciamolo, dalla sfacciata decisione di Draghi.
gli sono bastati 15 giorni per diventare il solito maldigerito politico al potere.
abbiamo i whatever it takes, le Cartabia, i Colao, i Franco, i Cingolani, ma siamo sempre il solito paese di cialtroni che svende la cultura, nonostante i soliti falsi proclami iniziali, per qualche voto di merda in parlamento e per tenere buono un Salvini in stato maniacale di propaganda elettorale permanente anticipata.
non era il governo delle eccellenze?
che palle 'sta parola eccellenza (propongo la cancellazione dal vocabolario italiano), ormai vuota svalutata deprezzata. Bergonzoni aiutaci tu con qualche meraviglioso gioco verbale di prestigio che ci salvi, idealmente, da questo naufragio annunciato.
*facilmente reperibili sul web, chicche sulla lettura dei libri da anni dimenticata, sull'andare qualche volta al cinema ora che sono alla Cultura, sul confine nuovo di zecca tra trentino ed emilia romagna, sugli ospedali che saranno grazie a me aperti il sabato e la domenica, roba che urla a gran voce : fatele una Wais!! speriamo veda le serie TV...
venerdì 19 febbraio 2021
Monza, chi lo avrebbe detto
di più?
ne ho vista una, no due, no tre, dai, cinque.
di più?
inaudito
la provincia non molla, tiene duro sul valore del benessere esibito in un'epoca in cui il casual ricco spopola ovunque.
bella, elegante, stronza, presuntuosa, sorprendente, curatissima, nuova e splendente.
Monza, ovvero dove posso andare a mettere il naso.
a ciascuno il suo
dopo aver visto Un cittadino al di sopra di ogni sospetto, bello ma più macchinoso, l'inarrivabile Gian Maria Volontè mi ha portato nelle maglie della terra siciliana lasciandomi stordita, affascinata e meravigliata.
«Feci il film per quest'essere "A ciascuno il suo" il sensuoso e ironico ritratto d'un intellettuale umanista e sessualmente incompetente.»
giovedì 18 febbraio 2021
ancora camminando
basilica di Sant'Ambrogio, cinque Vie, un po' di Caccia Dominioni, San Bernardino alle Monache e infine la Libreria dello Spettacolo, luogo sospeso nel tempo.
questa volta una gran delizia, nel gelo milanese.
Vacis, grande Gabriele Vacis, ha ragione.
Accardi
disdicete le visite?
la percezione è quella di un'intuizione iniziale, primigenia, che si ripete e cerca nuove forme.