splendido, davvero entusiasmante film di Elio Petri del 1967.
dopo aver visto Un cittadino al di sopra di ogni sospetto, bello ma più macchinoso, l'inarrivabile Gian Maria Volontè mi ha portato nelle maglie della terra siciliana lasciandomi stordita, affascinata e meravigliata.
«Feci il film per quest'essere "A ciascuno il suo" il sensuoso e ironico ritratto d'un intellettuale umanista e sessualmente incompetente.»
dopo aver visto Un cittadino al di sopra di ogni sospetto, bello ma più macchinoso, l'inarrivabile Gian Maria Volontè mi ha portato nelle maglie della terra siciliana lasciandomi stordita, affascinata e meravigliata.
«Feci il film per quest'essere "A ciascuno il suo" il sensuoso e ironico ritratto d'un intellettuale umanista e sessualmente incompetente.»
ineccepibile.
la regia si muove lucida e mobile sui personaggi e coglie i dettagli.
i dettagli però non solo dei singoli, le ginocchia della Papas.., anche dell'ambiente.
di inesauribile bellezza, rapinosa direi, l'ultima trionfale scena. c'è tutto, e dico tutto. c'è la Sicilia, c'è la strepitosa Cefalù, la scalinata accecante della sontuosa basilica, e la Sicilia è piena di sontuose basiliche, c'è la gente, la bellezza e l'eleganza delle donne, il matrimonio figlio di plurimi omicidi di cui nessuno sembra stupirsi, c'è l'incedere verso l'interno in un sovrapporsi vieppiù confuso dei contorni, c'è il circolo dei mafiosi che gridano al "capolavoro" e danno del "cretino" all'intellettuale umanista e sessualmente incompetente che ha osato sfidare una legge intramontabile.
film superbo.
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