la Scala questa settimana ha lavorato parecchio.
e io ne approfitto.
dopo Salome di Strauss con la (discutibile) regia di Damiano Michieletto e il superbo (indiscutibile) libretto tratto da Oscar Wilde, seguito dal recital (gigioneggiante) di Vittorio Grigolo, giovedì è andato in onda, sempre in streaming (una vera scorpacciata) una serata (molto godibile) di ballo intitolata Grandi momenti di Danza.
in questo ambito io ho le mie (imprescindibili) passioni, tra queste ci sono (amatissimi) Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, entrambi primi ballerini, che hanno eseguito passi dal Don Chisciotte, e i brani eseguiti con uno o due strumenti musicali estratti dal repertorio musicale classico (spesso di epoca barocca), di impronta classica ma sviluppati in modo moderno (incomprensibile?),
di questo genere vidi, nel 2018, Le variazioni Goldberg, e ho rischiato l'infarto della gioia.
giovedì sera ho visto:
Progetto Handel
Passo a due dall'atto II
Coreografia Mauro Bigonzetti
Musica Georg Friedrich Händel
con Maria Celeste Losa, Gabriele Corrado
SENTieri
Trio
Coreografia Philippe Kratz
Musica Fryderyk Chopin
con Alessandra Vassallo, Christian Fagetti, Andrea Risso
Pianoforte Marcelo Spaccarotella
è stata, ancora una volta, una gioia che mi ha ricordato, ancora una volta, che la bellezza ci salverà.
(su Rai Play)
Nessun commento:
Posta un commento