bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 8 febbraio 2021

i draghi no, grazie

lo dico?
lo dico.
forse sono l'unica in Italia, insieme a Giorgia Meloni, e sono onorata di tanta buona e sana compagnia, ma io non sono contenta di un Draghi a guidare l'Italia.
non capisco perché si possa pensare che un uomo capace di guidare la Banca Centrale Europea, e ovviamente molto altro, sia in grado di guidare un governo, uno qualsiasi, ma quello italiano nella fattispecie.
che analogie ci sono tra le due cose?
mi dispiace anche che un uomo dalla carriera così specchiata, uno a cui tutti noi e dico tutti dobbiamo molto, abbia voglia di sporcarsi le mani e il curriculum nelle corrosioni della politica italiana, forse non immagina quello che lo aspetta?
mi dispiace che non sappia dire no alla lusinga del potere.
mi dispiace molto.
perché mai dovrebbe avere le abilità di un politico che governa? il parlamento non è il consiglio di amministrazione di un'azienda. già abbiamo, non io, pensato che un Berlusconi potesse fare all'Italia quel che ha fatto alle sue rigogliose aziende, e non è andata così. abbiamo assistito alla degradazione della politica fino a farne un bordello di larga scala e di triviale profilo. senza aver peraltro mantenuto le promesse del suo fantasmagorico programma.
per cui non solo non sono in fibrilla, ma sono davvero preoccupata, mi sembra un naufragio annunciato.
e poi, lo dico?
lo dico.
il si della Lega e i trasformismi di Salvini, che ha già ampiamente odorato possibilità insperate di nuova propaganda, di mosse politiche, di sedere nuovamente al governo, di rilanciare la sua immagine sempre più sbiadita (e non teme la mia compagna Meloni il tracollo di consensi che la aspetta e la risalita che aspetta lui?), sono già l'evidenza lampante di un governo impossibile, ma molto appetibile sotto l'egida del salvatore dell'euro, in cui anime politiche del tutto differenti dovrebbero convivere, cosa che non è mai riuscita, nè ora nè mai, e che in presenza di un Salvini ha portato in tempi troppo recenti per non averne memoria a una deriva immonda di questo paese tra razzismi intemperanze litigi insulti e assenza di risultati. Draghi ne è al corrente?
a me non va che un Draghi si metta al timone, se proprio lo fa non voglio nemmeno un politico in poltrona, altrimenti non ci sarà un solo giorno di lavoro ma tutti di spintoni e trasalimenti. 
quindi no, Salvini al governo mi fa venire la nausea e non capisco come mai venga solo a me.
e vedo già Speranza, l'unico ministro che avrei salvato di tutta la baracca, l'unico e davvero l'unico al quale penso con ammirazione e riconoscenza, lasciare la Sanità in nome di una ovvia incompatibilità con un governo di tutti che comprenda i Salvini della terra.
lo dico?
lo dico
no al governo Draghi.
non si governa senza prendere posizione, non si può.

1 commento:

marco eugenio ha detto...

Ti leggo solo adesso, 21 aprile, e possiamo ben dire con il senno di poi che avevi visto bene, che avevi ragione con i tuoi dubbi e con il tuo no.
Anch'io in quei giorni ho pensato così.