bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 11 giugno 2020

Jacqueline du Pré

sono partita da un balletto, "The Cellist", sul sito del Royal Ballet di Londra.
il balletto, più un musical che un balletto, racconta di una violoncellista, una violoncellista realmente esistita, e della sua turbolenta storia di vita.
leggo e scopro che si tratta di Jacqueline du Pré.
sposata con Daniel Barenboim.
costretta a smettere di suonare a 28 anni.
morta di sclerosi multipla a 42 anni.
un talento straordinario.
https://youtu.be/OH0jUQTCCQI
ho poi visto un video sul suo talento musicale, la sua bellezza cristallina, ho letto di una vita matrimoniale artisticamente a grandi livelli, si parlava di una copppia come Robert e Clara Schumann, ma presto in crisi, di tradimenti e abbandoni, di esecuzioni leggendarie, come La Trota, quintetto per pianoforte di Schubert, o il famoso concerto per violoncello di Elgar, la cui interpretazione viene spesso descritta come "leggendaria" e "definitiva".


















non si può certo dire a qualcuno che soffre per un amore finito e una crisi economica o un genitore distruttivo che c'è ben altra sofferenza nella vita, che il reale dell'esistenza, della natura e della malattia può stroncare senza pietà esistenze preziose animate dal desiderio e quindi dovremmo onorala la vita in salute che abbiamo, non si può.
però, l'ho pensato. quel desiderio così potente e brillante, così generoso e vibrante, meriterebbe l'eternità, e noi meschini nevrotici lamentosi dovremmo ricordarcene ogni tanto.

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