bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 19 giugno 2020

il Grand Tour di Piranesi

Giovanni Battista Piranesi è stato uno dei più importanti incisori del XVIII secolo, oltre che architetto e critico dell’architettura: fu «un incisore con l’anima d’architetto, un veneziano ossessionato dalle rovine di Roma». Piranesi è una figura centrale della cultura e dell’arte italiana ed europea dell’epoca: è considerato uno degli ultimi eredi del rococò; un esponente controcorrente del neoclassicismo che sosteneva la superiorità dell’architettura e scultura Romana su quella Greca; e ispiratore infine dell’immaginario Gotico e Romantico che si andavano formando. 

sono arrivata a Piranesi, che non conoscevo, ieri pomeriggio ascoltando la bellissima lezione di Giovanni Morale, coordinatore delle Gallerie d'Italia, storico dell'arte, persona raffinata che ho già avuto modo di ascoltare in diverse occasioni artistiche, presso il Circolo dei Lettori, virtualmente riunito per parlare del Grand Tour. le opere di Piranesi, che raffiguravano rovine classiche e architetture contemporanee, finirono nei salotti di mezza Europa, portate come souvenir dai giovani di ritorno dal Grand Tour, il viaggio di formazione compiuto dai rampolli della buona società dell’epoca.
il Grand Tour si teneva principalmente in Italia e l'Italia con le sue bellezze ha rappresentato per moltissimi anni, con una supremazia culturale indiscussa, il luogo di formazione culturale di moltissime generazioni di uomini, anche donne, della buona e colta società. 
erano, le sue litografie, come fotografie di rappresentanza, a memoria dei luoghi delle meraviglie visitate nel viaggio. anche le opere di Canaletto e Bellotto furono saccheggiate nel 700, motivo per cui la maggior parte di queste ultime si trovano in Inghilterra. erano cartoline, straordinarie, a testimonianza dei paesaggi scoperti. Firenze, Roma, Napoli e ovviamente Venezia, erano la città dove gli inglesi rimanevano estasiati, colpiti dalla sindrome di Stendhal, dal “decadente fascino italiano”. numerosi artisti, fra cui anche Piranesi, Canaletto e Bellotto, trassero enorme beneficio da questo flusso di visitatori stranieri. il “Tourista” era infatti pronto a spendere e commissionare ritratti e vedute che testimoniassero il loro soggiorno nelle città.

sono rimasta rapita dalla storia del Grand Tour, anche della partecipazione femminile che avviò, come fu per Mary Shelley, l'inizio di una forma di emancipazione dal potere di controllo patriarcale.
sono rimasta rapita da Piranesi. 

farò anche io il mio Grand Tour quest'estate, in Italia Centrale, spero di trovare ancora qualche Piranesi da acquistare..

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