va bene, basta parole.
passiamo ai fatti.
in questo caso ai tamburi.
al battito del cuore.
perché io ho pensato al cuore, che batte.
al solito mi sono persa nel guardare i corpi, quel che il corpo sa fare.
è un miracolo ogni volta che accade, maestria, talento, padronanza, velocità, potere sull'assoluto.
in questo caso il corpo evoca se stesso, nella notte dei tempi.
quel tumulto è vita, ma è anche agitazione, è affanno, è tachicardia, è ansia.
uno spettacolone mai visto, una grande potenza passa dalle orecchie, dagli occhi ma arriva lì, diretto al centro della vita. a volte è anche leggero, quel movimento, simula il parlare delle ragazze, invoca draghi e misteri.
il corpo sfida la vita, la natura maestosa, forse potrebbe vincere la morte.
a sentirlo, quel battito, si potrebbe pensarla così.
a sentirlo, quel battito, si potrebbe pensarla così.
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