intanto ho pagato il biglietto.
ed è stato un piacere.
seppure l'abbia visto, come tutto, da casa.
e poi l'ho trovato potente.
accomuna la povertà che si associa al potere, al potere di esercitare impunemente un sopruso, alla povertà che si associa alla miseria, sociale e culturale, alla miseria delle periferie di tutto il mondo senza speranze, senza riscatto, senza storia.
narrazione di violenza, nelle sue declinazioni, emessa dallo stato, nella forma della polizia e nella forma della mancanza di politiche sociali.
storia di traumi
di abbandoni
di inguaribili ferite
crudeltà esercitata in tutte le direzioni, in una circolazione in cui non si distingue più chi la esercita e chi la subisce, perché è un esercizio con un ritorno senza fine, che non si arresta mai, che si nutre di se stesso, dell'ignoranza che la genera.
i poliziotti sono miserabili quanto le loro vittime e sono vittime a loro volta.
per chi ha lo spirito e l'acume di saper vedere può essere anche peggio perché la domanda è senza risposta, la strada senza uscita, come nella scena finale.
immagine di una condanna, con il corpo di un bambino, con in mano la bomba atomica di Hiroshima.
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