la nuova versione di Milano, effetto crown, non è male.
città vuota, negozi vuoti, pochissime auto, traffico da non credere (poco!), gente rada, contatti umani al minimo.
certo, mi hanno tagliato le gambe.
prevedevo un fine settimana da sola, tutti i componenti della royal family de' noartri hanno un viaggio, o avevano un viaggio ora non so se li sbattono indietro come i viaggiatori delle Mauritius, e io invece no, milanese a oltranza. prevedevo un fine settimana all'insegna della felicità, nessuno a cui pensare, nessuno che dipenda da me, io libera, io a teatro, al cinema, a un convegno, a concerti (uuhh quanto Beethoven che c'è), a mostre ed è solo l'inizio, e invece mi hanno segato tutto. ma tutto.
non ho più niente da fare.
mi rimango i libri, la Lettura, Ad alta voce di RAI 3, le guide per il viaggio di questa estate e le lezioni di Giovanni Bietti sulla musica. potrei tristemente mettere in ordine casa, ma già mi scende una lacrima.
ma non sarò sola, di certo non partono, è andato tutto all'aria, un pasticcio, sebbene a qualcuno va da peggio, comunque.
quel che mi sconcerta sono i programmi RAI. mi sono ritrovata in palestra -la mia ha chiuso alle 14, forse si sono distratti un attimo e io mi sono infilata almeno per questa mattina- e tra i televisori accesi ce n'era uno sintonizzato su RAI 1, con una bionda, tale Eleonora Daniele.
ecco, la bionda ne ha dette di tutti i colori, sempre sulla crown story, e nessuna era giusta.
mi sembra quanto meno discutibile mandare una bionda, ignorante, in onda prima di possedere considerazioni elementari sulla storia di sua maestà il virus, e dica frasi anche piuttosto allarmanti.
chiama paziente zero il paziente che ha fatto da ponte tra il lodigiano e il veneto. pare sia stato identificato, ma la bionda ignorante non sa che il paziente zero latita ed è il paziente che ha fatto da ponte tra la Cina e l'Italia. il signore al bar che prima era nel lodigiano e poi a Vo Euganeo non è il paziente zero.
poi si avventura, con tono molto preoccupato, sempre alla ricerca del paziente zero (deve esserne molto turbata) e interroga il luminare in cravatta, intervistato da un'altra cima come lei, davanti all'ospedale Sacco, sostenendo che 'sto paziente, insomma, va trovato, la quarantena per lui non è finita. dice. la sventurata non ha ancora capito che, in questo caso, quarantena non va intesa in senso letterale (40 giorni forse valgono per la peste) ma come sostantivo che indica il tempo necessario per non manifestare più alcuna infettività, in questo caso, pare, di 14 giorni. il paziente zero, comunque sia, la sua infettività l'ha ormai esaurita, interessa trovarlo sul piano epidemiologico, ma non per la pericolosità clinica. va da sè che però l'urlo disperato della "giornalista", bionda, insipiente, è un urlo di dolore, un urlo che si aggiunge alla tragedia del panico mal celato che, passi nei supermercati, ma in televisione, RAI 1, pausa pranzo, no, non se po' fa.
gli scaffali dei supermercati sono effettivamente vuoti, è sconcertante, e sono dell'idea che si tratti degli stessi che votano salvini, quelli che vivono di paura e della paura fanno il loro credo. fammi avere paura, poi salvami, sarà un grande sollievo e tu sarai il mio messia.
da ultimo è interessante leggere i commenti di teatranti e commercianti, la Shammah si dice lasciata sola a lottare contro la chiusura dei teatri, povera donna qualcosa le sfugge di 'sto casino, e in centro, dopo anni di vacche non grasse, direi obese, strabordanti denaro e introiti, già piangono miseria dopo un giorno, dico un giorno di entrata in vigore dell'ordinanza comunale.
io cosa dovrei dire?
1 commento:
sempre sospettato..c'é una giornalista e una scrittrice in te:ironia spesso assai affilata,l'umorismo sicuramente non ti manca,,una dosata"cattiveria",curiosità ed altro ancora, me lo fanno pensare sempre più spesso!
buona serata osservatrice
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