regia di Jan Komasa.
chi è?
non lo so.
con Bartosz Bielenia.
e lui chi è?
di nuovo non lo so.
so che sono in un film, Corpus Christi, in anteprima alle Giornate degli Autori di Venezia 2019.
come l'ho scelto?
per intuizione vedendo il trailer.
film polacco.
sembra un suicidio.
e invece è un capolavoro.
un ragazzo è in riformatorio e la vita non gli sorride.
per uno strano equivoco e cavalcando l'inganno si trova a improvvisarsi prete, pur seguendo una qualche vocazione, in un paese dove non so.
la comunità gli riconosce carisma e in effetti ne ha da vendere con una visione del mondo autentica, calorosa, singolare e generosa.
il ragazzo torna però in riformatorio, l'equivoco viene scoperto e così risolto, e la vita non solo non gli sorride, assume una tonalità drammatica, imprevista, a me insopportabile, con una inquadratura finale indimenticabile.
una parabola.
un film che ha tutto da dire, niente da dimenticare.
ho letto una recenione sul web e ne riporto la chiosa finale, direi perfetta:
Il crescendo del film è luttuoso, l’incedere emotivo fragoroso: merito di una sceneggiatura che non fa una grinza (con tanto di chiusura difficile da dimenticare) e anche di un protagonista superlativo.
(https://www.masedomani.com/2019/09/02/recensione-film-corpus-christi/)
giovedì 26 settembre 2019
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