il cartone di Raffaello
preparatorio per l'affresco La scuola di Atene, Stanze Vaticane
“Tutte le nostre scelte di allestimento, a partire dalle sequenze di avvicinamento al grande Cartone, sono pensate per preparare il pubblico alla visione di un’opera che trattiene – intatta – in sé una mirabile congiunzione di significati, essendo al tempo un’opera finita e tuttavia destinata a preparare un’opera conclusiva”. Ha commentato così Stefano Boeri l’allestimento della nuova Sala del Cartone di Raffaello nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano realizzato dal suo studio.
Aperta al pubblico dal 27 marzo scorso, la stanza è concepita per ospitare il Cartone preparatorio per l’affresco della Scuola di Atene ai Musei Vaticani, un disegno realizzato interamente per mano del maestro urbinate e tornato visibile dopo quattro anni di restauro. L’opera è protetta da una grande teca con lastra di vetro unica antiriflesso e ha di fronte un tavolo didattico in legno di quercia massello ricavato da un tronco unico vecchio di 150 anni. “Abbiamo voluto”, spiega Boeri, “che nella sala fosse presente anche un grande tavolo di legno massello perché volevamo che la contemplazione dello straordinario disegno che rappresenta una Scuola diventasse esso stesso lo spazio di una Scuola. Il tavolo didattico trasforma infatti la sala 5 della Pinacoteca Ambrosiana in una scuola silenziosa e potente, dove il pubblico potrà alternare la visione del Cartone e la lettura dei testi storici che ne spiegano l’origine, la storia, il significato profondo”
i protagonisti principali sono Platone (in centro, con la mano destra che indica in alto) e Aristotele, con il palmo questa volta rivolto verso il basso. ai loro piedi, c’è il solitario Diogene il Cinico. Attorno, i grandi pensatori del mondo antico. Tra cui, nel consesso di filosofi sulla destra, il fondatore dell’astronomia Zoroastro (l’uomo con la barba che regge il globo celeste) intento a parlare con Tolomeo (la persona di spalle con una corona); poco distante Euclide col suo fedele compasso; e, a sinistra, Pitagora rapito dalla scrittura, con tre ragazzi che simboleggiano le tre età nelle quali si deve insegnare la matematica ai giovani. vi è pure Socrate, distinguibile per le sue fattezze.
nel cartone non sono presenti tutti i personaggi poi figurati nell'affresco, certamente manca tutta la struttura architettonica bramantesca con i punti prospettici di fuga, manca l'autoritratto di Raffaello e la figura di Eraclito seduto pensoso in primo piano, con il volto di Michelangelo.
il cartone è composto da circa 210 Fogli Reali tagliati a metà e uniti insieme sopra i quali fu data una mano di colla animale e disegnate le figure a carboncino e biacca per mano di Raffaello. in molti punti è bucherellato per servire allo spolvero, sebbene non sia stato posato direttamente a parete ma sopra altri fogli utilizzati per realizzare i contorni della pittura muraria realizzata nella Stanza della Segnatura in Vaticano nel 1508 per papa Giulio II. probabilmente è servito anche come anteprima da mostrare al committente.
detto tutto tutto ciò la visita è molto emozionante, dotata di uno strepitoso allestimento, curato e riflessivo, dedicato e venerante.
è un'opera d'arte perchè si avverte il talento del grande maestro, perchè è ancora più vicino dell'affresco, perchè le figure sono lì, disegnate e segnate, pensate e tratteggiate, perchè è lavoro da artigiano, è costruzione di bellezza in una sapienza straordinaria e infinita. è un miracolo di arte e di restauro.
detto tutto tutto ciò la visita è molto emozionante, dotata di uno strepitoso allestimento, curato e riflessivo, dedicato e venerante.
è un'opera d'arte perchè si avverte il talento del grande maestro, perchè è ancora più vicino dell'affresco, perchè le figure sono lì, disegnate e segnate, pensate e tratteggiate, perchè è lavoro da artigiano, è costruzione di bellezza in una sapienza straordinaria e infinita. è un miracolo di arte e di restauro.