disse Dora Maar.
lo spunto viene da uno spettacolo (mediocre) al Teatro Filodramatici in cui si porta in scena Dora Maar (attrice mediocre) e la sua drammatica biografia.
lo spunto viene da uno spettacolo (mediocre) al Teatro Filodramatici in cui si porta in scena Dora Maar (attrice mediocre) e la sua drammatica biografia.
sappiamo che Picasso era un mostro sadico e abusante e che dalla sua perversione nasce dalla sua arte e sappiamo anche che Dora Maar si è frammentata in questo amore, godendo fino ad annientarsi nel farsi guardare dal genio. come lui la guardava e ritraeva, affamandosi e espandendosi sempre più, più lei si frammentava e il suo io spariva. lui la fa nascere sulla tela e lei muore nella vita, lui è dio, lei è niente.
il godimento era reciproco, ovvero quando un incontro si dice fatale e fortunato.
in fondo lei si trastullava con un coltello tra le dita, sanguinante e seducente, quando lo ha incontrato al bar Deux-Magots, e lui ne è rimasto folgorato: hanno incontrato entrambi l'oggetto del loro desiderio, un dio che la spinge a diventare una maccghina per soffrire.
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