bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 13 gennaio 2019

Lion la testa, il petto capra, e drago la coda; e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco

Chimera 
Suo padre fu Tifone, il cui corpo gigantesco culminava in cento teste di drago. Giace relegato sotto una delle isole vulcaniche della nostra terra (Ischia o la Sicilia), ancora fremente della rabbia che lo porto' un giorno lontano a sfidare gli dei, a cacciarli dall'Olimpo ed a ferire Zeus. 
Sua madre fu Echidna, la vipera, per meta' donna bellissima e per meta' orribile serpente maculato. Viveva in un antro delle terre di Lidia, cibandosi della carne degli sventurati viaggiatori.
Chimera e' solo uno degli esseri mostruosi generati da Tifone ed Echidna. Suoi fratelli furono Cerbero, cane infernale dalle tre teste, la famosa Idra uccisa da Eracle, e Ortro feroce cane a due teste guardiano delle mandrie del gigante Gerione. 
Molte e diverse sono le rappresentazioni iconografiche del mostro leggendario.  All'Iliade invece sembra ispirato l'artefice della Chimera di Arezzo, leone davanti, capra sul dorso e serpente dietro.
(http://www.etr.it/castelli/novelle/chimera.htm)


"Lion la testa, il petto capra, e drago la coda; 
e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco ... "
(Iliade, VI, 223-225 )

la Chimera appare su un prezioso vaso etrusco conservato al Museo Archeologico, spunto per il titolo della mostra che indaga il legame tra Milano e gli etruschi. "Il Viaggio della Chimera" è una bella, bellissima, esposizione di oggetti e manufatti etruschi, di una bellezza spiazzante. è straordinario osservare il genio artistico dell'uomo e parliamo del VI secolo a.C. ce ne dimentichiamo, ma siamo e siamo stati capaci di bellezze eccelse.











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