Una cosa è cantare l'amata. Un'altra, ahimè,
quell'occulto colpevole Dio-fiume del sangue.
...
Vedi, noi non amiamo come i fiori, attingendo
da un'annata soltanto; a noi quando amiamo
sale alle braccia un'immemorabile linfa. O fanciulla
è così: noi non amiamo in noi, un essere solo, futuro, ma
l'immenso fermento; non un singolo figlio,
ma i padri, che come frane di monte
posano al fondo nostro; ma l’arido greto
di madri di un tempo; ma tutto
il muto paesaggio sotto il Destino
nuvoloso o limpido: questo, fanciulla, era prima di te.
...
Se debbo dirTi dove era il mio sentimento del mondo, la mia felicità terrena, debbo confessare: era sempre, in quel guardare dentro di tanto in tanto, negli istanti inmcredibilemnte rapidi, profondi senza tempo di questo divino guardare dentro.
Rilke a Lou, 1910
l'amore ai tempi di Rilke. Lou Salomè e di...FREUD.
Nessun commento:
Posta un commento