nel corso della mia infausta vacanza altoatesina ho però avuto modo di vedere un luogo incantato.
si tratta del MMM, Messner Mountain Museum.
sono andata senza aspettarmi nulla se non foto di Messner che scala le vette del mondo, fiero e coraggioso, un gesù cristo delle montagne.
invece ho trovato tutt'altro, un luogo bello e spirituale, una riflessione sull'uomo e la religiosità, sulla montagna e la sua vicinanza al cielo.
ho anche incontrato Messner, era lì per fare una conferenza serale, e non è stato simpatico, brusco e un filo sgarbato, ma tant'è.
il museo è situato in un bel castello, ristrutturato e reso accessibile da una struttura moderna in vetro e acciaio, vicino a Bolzano, il castello di Firmiano. il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale, i cortili ed offre una visione dell’universo montagna con opere, quadri, cimeli orientali, reperti naturali che raccontano lo stretto rapporto che unisce l’uomo alla montagna, e il legame tra montagna e religione, oltre alla storia dell’alpinismo fino all’odierno turismo alpino.
il posto è magico e reso unico dalla notevole varietà dei reperti provenienti dal Tibet, statue di buddha e di divinità orientali, induiste e mongoliche, tra i quali Ganesh, il dio elefante, e molti altri.
ma si incontra anche san Francesco, la storia delle religioni prende luogo da rivelazioni profetiche sulle montagne. la montagna, si legge, avvicina l'uomo al cielo, avvicina l'uomo alla trascendenza.
la montagna è anche esperienza di corpo e di fatica, di rinuncia e di coraggio, è metafora della vita, delle difficoltà e frustrazioni il cui superamento per arrivare alla meta è segno della crescita, dello sviluppo, della maturazione dell'uomo.
l'oriente qui è dominante su tutto, il percorso è suggestivo, sempre sostenuto da immagini e statue, descritto da commenti, frasi e citazioni, a volte anche poco comprensibili, ma mancano troppo spesso le indicazioni sull'origine di reperti e il motivo della loro presenza lungo il percorso.
un museo di contemplazione zen, più basato sull'emozione e l'evocazione che sulla definizione e sulla didattica, riesce a catturare i sensi, ma lascia alcune domande senza risposta, molti oggetti senza nome e significato. si cammina immaginando, sentendo, ascoltando, a tratti anche incantati.
"In alto torreggia prominente e bianco il ghiacciao degli dei potenti" . Milarepa
di grande bellezza, nascoste in una grotta in penombra, sono queste statue di figure mitiche femminili, appartenenti alle popolazioni leggendarie delle Dolomiti, i Fanes e i Croderes, figli delle rocce. a rappresentare i primi c'è Dolasilla, un'amazzone imbattibile, dotata di frecce infallibili e della corazza impenetrabile donatele dai nani, per i secondi ecco Tanna, la regina dei Croderes, vestita di abito scuro e con un diadema azzurro in testa.
"gli uomini non incespicano nelle montagne, incespicano nel monticelli di terra sollevati dalle talpe". Confucio
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