bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 3 gennaio 2013

a Milano

in giro, giorni di festa.
vedo la nuova piazza Gae Aulenti (qualcuno protesta, doveva essere dedicata al Cardinale Martini) e, certamente mi piace, abitata dal grattacielo mio preferito e da molta nuova modernità.
sono a Milano? come cambia la mia città.





proseguo nei miei giri, in Corso Como finisco alla Galleria Sozzani e faccio un brevissimo incontro con una fotografa giapponese che mi stupisce.
Maiko Aruki.
molto giapponese, non c'è che dire.
effetti minimi, minime tracce dell'esistenza.
nessun ricorso alla tecnologia e al rimaneggiamento, pura artigianalità.
particolari, insignificanti?
contrasti estremi, sovra e sotto esposizione, i dettagli si colgono SOLO se si guarda bene.
l'attenzione è tutto.
luce buio e ombra, siamo dissolvenza?





mi sono goduta (anche) così, le mie brevi vacanze. milanesi.


2 commenti:

enzo ha detto...

Queste vacanze che, appena ti accorgi che sei in vacanza, sono già finite.
Cosa ho fatto in queste vacanze? Mi sono riposato, ho cucinato, ho abusato il giusto, ho pitturato il bagno che faceva schifo (azzurro).
Ecco, sono stato bene, rilassato, e il tocco finale del bagno mi ha concesso una tre giorni da solo, con rullo e pennelli, ascoltando la musica dal pc, un'ora di lavoro e una cicca e un goccio d'acqua.

Imbiancare (io uso questo termine con ogni colore) è un lavoro gratificante, il rullo copre una bella fetta di parete, come si dice qua "il lavoro comparisce".
Nei piccoli spazi, il termosifone moderno, serve il pennello stretto e l'attenzione totale, ve bene che poi pulirò ma cerco di non esagerare con la sprecisione e mi sforzo di trasportarmi sulla punta del pennello.

Pulire, alla fine degli schizzi azzurri, è stato un lavoro zen, molto zen. Aiutato dalla certezza di un risultato soddisfacente ho grattato, pulito, asciugato negli interstizi più nascosti: dietro il water, dietro la colonna del lavandino (lì c'era roba del pleistocene).

Ecco, così ho commentato due post :)

Ciao Rossa, barra a dritta!

Paolo

Rossa ha detto...

davvero, un commento doppio, molto personalizzato, pieno di informazioni, uno scambio proficuo il nostro...