Hans Josephson
uno spazio a due passi da Fondazione Prada, ma di altra concezione.
ex fabbrica, tutta la zona è ex industriale ma in lenta inesorabile progressione verso la riqualificazione, di fatto solo ripulita, riverniciata (e non tutta), e messa in sicurezza.
spazi grezzi, crudi, certamente adatti alla mostra in corso.
Hans Josephson, tedesco di nascita, svizzero di adozione, faceva sculture a partire dal gesso, per poi ricoprirle in bronzo. sono forme con tratti senza dettagli, a volte si scorge un corpo, un volto o un profilo, a volte nemmeno un lineamento, ma una forma arcaica, in cui la materia è primordiale, grezza, ruvida.
potrebbe ricordare un Giacometti, ma non in sottrazione, in addizione.
donne, forse un uomo, piccoli ambienti domestici e una fortissima suggestione.
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