bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 11 maggio 2017

il dio di Roserio

Il dio di Roserio, testo di Giovanni Testori.
teatro Fraco Parenti.
parole e corpo, Fabrizio Gifuni.
presenta il testo e l’operazione teatrale che va a incominciare e dice: questa fatica la faremo insieme.
inizia a pedalare e io vado in tachicardia.
sto pedalando.
sudo e mi contraggo, extrasistoli.
e mi becco tutta la furia parossistica e implacabile del Dante (Pessina).
quel braccio alzato e armato di ferocia assassina si abbatte si devasta su di me.
mi deformo e mi indementisco come Sergio (Consonni).
 










una cosa fa Gifuni: le parole diventano corpo.
e il corpo diventa parola.
il verbo si fa carne.

un miracolo? anche, ma non solo.
è così, questo è il reale. 
accomodiamoci.

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