qui è l'Hangar Bicocca.
attenzione si va nel grande mondo della piccole cose.
una fune
uno zerbino
una saponetta
un filo giallo
una griglia
una pedana
una luce fioca, in lontananza.
questo signore, Miroslaw Balka, polacco, fa un'indagine curiosa sul confine, il dentro e il fuori, in between.
memoria e oblio.
plurale e singolo.
collettivo e individuale.
passato e futuro.
si tratta di intrecci, di traiettorie che passano attraverso, che attraversano il soggetto, la singola sensibilità, lasciando tracce. il passaggio attraverso il confine comporta un sentimento universale, la paura, lasciando traccia di sè.
sono installazioni semplici, comprensibili, fruibili.
si respira il senso dell'indagine, è facile farsi domande.
l'uomo è assente, assente il suo corpo, ma è intensamente presente, è di lui, di noi, che si parla attraverso le cose.
l'installazione più bella: una casetta di legno e una luce fioca che la illumina.
è come un rifugio nel bosco, un approdo nel nulla. affida un senso di salvezza, di rifugio.
ti avvicini e la luce si spegne.
è buio.
fa paura l'inganno dell'apparenza. lascia soli.Miroslaw Balka
CROSSOVER/S Hangar Bicocca, Milano
A cura di Vicente Todolí / 16 marzo - 30 luglio 2017
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