fuori dalla grande finestra c'è un'enorme bottiglia di ketchup. ma com'è grande.
in fondo al giardino, in verità, si vede anche una strana figura maschile che si immerge in una strana piscina, li chiamano bagni segreti, di un certo De Chirico.
e all'orizzonte si staglia il mio preferito, grattacielo Unicredit, Cesar Pelli.
dentro c'è Lynsey Addario, che racconta.
sono alla Triennale, c'è il Tempo delle Donne.
mi è piaciuto tanto stare lì, quei quattro giorni, mi si è perfino normalizzata la pressione arteriosa, impazzita sui 160 e passa da quasi due settimane.
vorrà pur dire qualcosa no??
c'era aria buona, al Tempo delle Donne, aria sana, aria fresca, aria carica di idee.
c'era, per me, tantissima commozione, un senso di moto del sentimento mi ha accompagnato in modo costante, ascoltando donne donne donne intelligenti che parlano, non tutte allo stesso modo, ma se c'è qualcosa che mi muove dentro un senso di gioia è sentire una donna che sa parlare, che sa dire, che sa usare il potere delle parole mantenendo intatto il suo mandato di femminilità.
Lynsey Addario è uno schianto di donna, guardate le sue foto e poi sappiatemi dire, porca miseria.
è una fotogiornalista americana, di origini italiane, ultima di 4 sorelle, figlia di due eccentrici parrucchieri, una che ha preso la sua strada e via, non ce n'è per nessuno.
Lynsey sta nelle guerre e non si tira indietro, ha fotografato l'indicibile.
ora che è anche madre ci mette un po' di prudenza, mi ha detto a una mia domanda, il necessario senso del limite è calato sul suo sguardo e sul suo coraggio.
il suo desiderio che si realizza la rende bella, non ha bisogno di pose, lei è quello che è. ed è veramente molto.
It's what I do.
http://www.lynseyaddario.com
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