semplicemente strepitosi, i concerti di MITO 2015.
che bello questo festival, quanta musica, è ovvio, quante proposte, quanti generi musicali, quanti giovani, quanta esperienza, quanto talento, quanti luoghi scelti, quanto stupore.
e ancora mi aspetta l'ultima attesissima serata Hollywood Night, al Franco Parenti, una grande festa sulle indimenticabili colonne sonore hollywoodiane, dal jazz all’elettronica, coreografie danzanti, interventi teatrali, suggestioni visive e dj set finale. cosa sarà mai??
ho comiciato con quel fantastico concerto di contaminazione tra rap e musica classica all'Estathé Market Sound Mercati Generali,
ho proseguito, contenta,
con l'Ensamble Peregrina nella chiesa di Sant'Antonio Abate
con le vite e gli amori delle religiose del Medioevo, splendido coro in splendida chiesa barochissima,
poi, soddisfatta,
con la band Contrabbanda itinerante nel Parco Sempione, dove un nero molto nero ballava a ritmo di musica da non potersi credere e una signora non proprio in età si è tolta la maglietta facendosi il concerto in reggiseno e omaggiando il pubblico con abbronzatura e decolletè non proprio in età e da non potersi credere,
inoltre, deliziata,
con l'Orchestra I Pomeriggi Musicali, al teatro dal Verme, con la Sinfonia in re maggiore “Le Matin” di Franz Joseph Haydn, sotto una pioggia battente che si sentiva anche in teatro con un effetto musicale sorprendente,
proseguendo, esterrefatta,
con Giuseppe Albanese, al pianoforte, al Conservatorio, musiche di Chopin e Skrjabin, un giovane talentuosissimo che se la tirava mica da ridere ma lo perdono,
insistendo, sorpresa,
con l'Accademia d'Arcadia, nella Chiesa di Sant'Angelo, con a favola dei suoni e la musica di Galileo, e l'incoronazione della Madonna sulla testa,
e soprattutto, entusiasta,
con Un Americano a Milano - Omaggio a Gerry Mulligan, musiche di Gerry Mulligan, con l'Orchestra I Pomeriggi Musicali e l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, al Conservatorio, da strapparsi i capelli e dove ho ritrovato alcuni giovani visti al MITO del 2014 nell'indimenticabile Clarinet Concerto (http://nuovateoria.blogspot.it/2014/09/clarinet-concerto.html) in particolare il batterista baffuto di ritorno dal suo Erasmus,
e, terminado (solo per adesso, il festival non è finito), molto divertita
con il concerto di Stefano Bollani, al teatro Arcimboldi, un vero genio, per talento ed esaltazione dello spirito.
(sorvolando su un paio di altre band in stile jazz senza partcicolari meriti).
intanto ho visto, conosciuto e rivisto, chiese e teatri milanesi, è sempre un gran piacere vivere in questa città.
inoltre ho constatato la grandezza del genio musicale, di chi scrive e chi suona e chi dirige, travolta dalla complessità e completezza del suo linguaggio e dalle abilità straodinarie dei suoi esecutori.
il genio musicale è un monumento espressivo del genere umano e del suo inestimabile cervello.
“Ci sono parole che si sono come perse nel linguaggio contemporaneo, bellezza, grazia, nobiltà. Rappresentano ciò che io per tutta la vita ho cercato di trasfondere nella mia musica. Questo, la musica può donare agli esseri umani. Tutti quelli che fanno musica dovrebbero ricordarlo alla propria coscienza”. (Gerry Mulligan)
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