è il secondo spettacolo francese che vedo al Piccolo Teatro e che mi entusiasma.
il primo, ormai quasi due mesi fa è stato Cendrillon, versione (ri)scritta e diretta da Joël Pommerat della fiaba di cui siamo debitori a Perrault e ai Grimm. Il regista illumina, non solo metaforicamente, visto il ruolo preponderante della luce nello spettacolo, i lati oscuri di una storia che credevamo di conoscere a memoria. è vero, si tratta di Cenerentola, ma è come l'avessi vista e sentita per la prima volta in una versione così accattivante, così interessante, così divertente, innovativa e visivamente strabiliante da lasciarmi a bocca aperta. attori vivaci, simpatici, ipnotici, scenografie nuove, testi divertenti e intelligenti, rivisitati in termini ironici oppure riproposti in modo drammatico, immagini indimenticabili. una perla.
poi mi ritrovo alla rassegna di danza del Piccolo e mi imbatto in
Mr & Mrs Dreamcoreografia e allestimento Marie-Claude Pietragalla e Julien Derouault
liberamente ispirato all’opera di Eugène Ionesco
con Marie-Claude Pietragalla e Julien Derouault
musiche Laurent Garnier
concezione e realizzazione grafica Gaël Perrin
concezione della realtà virtuale e tecnologia Benoît Marini
sviluppo della realtà virtuale Leïla Aït-Kaci
che bello spettacolo!! come mi è piaciuto.
mi sono divertita moltissimo, mi sono goduta la danza, l'idea, il movimento, la musica, le trovate tecnologiche, l'impianto scenico, tutto.
lei, Marie-Claude Pietragalla, è una ballerina classica, etoile dell'Opera di Parigi, brava ma troppo imbrigliata e riconoscibile nella sua impronta classica.
lui, Julien Derouault, è un genio del movimento. vederlo ballare, e interpretare, in mezzo a quelle luci, questi testi scenici, quelle innovazioni tecnologiche è stata un'esperienza. sono comunque belli insieme, sono due corpi, a tratti un unico uno, nello spazio scenico, nella danza, nel teatro, nel cinema, nello spazio virtuale. inventano situazioni, travestiti come personaggi di Blade Runner, su campi fioriti, nello spazio cosmico in movimento, sulla tastiera di un computer o in un cerchio impazzito di lettere, nell'abside di una chiesa. a volte si ride, quasi sempre si sorride, perchè trasmettono umorismo e ironia, qualche volta la mascella pende per lo stupore dell'invenzione teatrale. per la bellezza del talento.
Nessun commento:
Posta un commento