sono andata in questa strana galleria, Tega, di Milano, e mi aspettavo di vedere alcuni quadri di Botero.
si tratta di una piccola sala, i quadri sono veramente pochi, ma questo non mi stupisce.
poi però guardo quel che c'è e non mi tornano i conti.
mi aspettavo di vedere delle tele ma non ci sono.
tipo The president del 2003, tipo The family del 2014, tipo Trainer and horse (2008).
ne rimangono davvero poche, dove sono le altre?
chiedo: quadri venduti, mi rispondono, e qualcosa è a Basilea per un'esposizione.
bene, sono contenta che qualcuno si compri i quadri di Botero, anche se è un tipo di commercio che non mi fa sperare in una ripresa economica, piuttosto mi convince di una ricchezza che rimane sempre nelle solite mani, di pochi.
mi accontento di questo, Smoking woman.
Botero mi fa uno strano effetto, una categoria corporea sovradimensionata ma non grassa. non c'è obesità, come si potrebbe pensare, c'è solo un'altra dimensione, un'altra scala, personalissima, uno sguardo oltre (dagli occhi sempre molto piccoli), un equilibrio assolutamente condivisibile. è come se si trattasse di un terzo sesso, oltre l'uomo, oltre la donna, c'è l'umanità di Botero.
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