L'immagine della bontà è spesso collegata a un rapporto amichevole e confidenziale con le cose, a una rispettosa familiarità con gli oggetti, a un'attenta e sapiente capacità di maneggiarli con abilità, ma anche con cura e riguardo. La gentilezza rivolta alle persone, agli animali, alle piante si estende, spontaneamente, alle cose, al bicchiere in cui si infila il fiore; la bontà è anche nelle mani, nel modo in cui si tendono verso altre o prendono un portacenere dal tavolo. L'attenzione, è stato detto, è una forma di preghiera, il riconoscimento della realtà oggettiva, di un ordine, di confini; un modo di guardare al di là e al di sopra del proprio Io, di sapere che nessuno è satrapo tirannico e capriccioso del mondo né può devastarlo a suo arbitrio, come ci accade in quei penosi e impotenti scatti di collera in cui, non potendo distruggere noi stessi, gli altri o l'universo, facciamo a pezzi il primo oggetto che ci viene a tiro.
C'è una robusta bontà delle mani, proprio di chi bada all'altro e non si concentra sterilmente solo sulle proprie smanie; assomiglia all'infanzia, la cui fantasia si accende per un sasso o per una scatola di fiammiferi vuota, e assomiglia soprattutto all'arte, che non esiste senza questa sensuale, curiosa e scrupolosa passione per la concretezza fisica e sensibile dei particolari, per le forme, i colori, gli odori, per una superficie liscia o spigolosa, per la rivelazione che può venire dall'orlo della risacca o dal bottone fuori posto di una giacca.
Claudio Magris, L'infinito Viaggiare.
su questo libro, tra l'altro, c'è una dedica di mio padre, del 2005.
a Natale regalava solo libri, con dedica. tutti, ed erano molti, con la dedica.
tutti, parenti e amici, aspettavano il libro con dedica di mio padre.
alcuni li comprava alla libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele, che ancora esiste.
e io, da una certa età in poi, facevo i pacchetti. precisa (noiosa).
c'è già della confusione in quel che scrive, in un riferimento alle mie letture mi confonde con mio fratello, ma lo stile, in generale, è inconfondibile: "graditissimo un parere".
allora non gliel'ho dato, potrei farlo adesso.
forse l'ho letto per questo.
buon Natale.
Nessun commento:
Posta un commento