mi piace moltissimo passare davanti alla scuola elementare che fu dei miei figli e vedere, alle 8 e 35, le porte di accesso spalancate, come grandi e pazienti braccia aperte, in attesa di accogliere gli ultimi ritardatari.
mi piace vedere le mamme trafelate che si affrettano, i vigili che fermano le macchine per facilitarne la corsa affannata verso quelle braccia, i bambini dietro, trascinati come al guinzaglio dalla voce preoccupata della madre, con gli zaini in spalla che sballottano pesantemente sulle spalle.
mi piace ancora di più quando le mamme portano anche dei piccoli in braccio, il fratello minore che va ancora all'asilo, quello si può portare dopo, l'ingresso alla scuola materna è di maggior agio per mamme in stato di riserva respiratoria.
poi vanno al liceo, i figli, e si menano all'intervallo.
esattamente, quando è finito il gioco delle filastrocche?
Buongiorno alla scuola
di Gianni Rodari
Chiuse le porte,
le finestre sprangate,
l’aule parevan morte
e nel silenzio severo
i banchi, tante tombe al cimitero.
Ma una mattina la vecchia bidella
si attacca alla campanella.
“den!, den! den!” la scuola si ridesta:
le finestre si spalancano
per godersi la festa,
il sole inonda l’aula,
salta sulla cattedra
e con il dito d’oro del suo raggio
disegna sulla carta geografica
un meraviglioso viaggio...
2 commenti:
Oggi è esattamente come tu lo descrivi l'ingresso, e poi l'uscita da scuola: Mamme, papà, nonni, vigili e un mare di auto ad aspettare. In questi primi giorni in cui accompagno i miei nipotini, mi viene da pensare al mio andare e quindi uscire da scuola: Per quanto mi sforzi, non ricordo accompagnatori per me o altri bambini, si andava e si faceva ritorno soli già dall'asilo. E anche se si era in paese, di strada da fare ce n'era, almeno per le nostre piccole gambe.
Ma se la gioia che provo io nell'accogliere i nipotini all'uscita, è la stessa che provano loro nel vedermi, sono veramente felice per loro.
Ciao Rossa.
ma che meraviglia questa cosa che mi racconti Monteamaro...
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