in questi 3 mesi di lavoro da medico vaccinatore ho subito aggressioni, insulti, offese, minacce di persona o di denuncia, con urla e scene isteriche, in modo grossolano e volgare, direi meschino (considerato il lavoro che svolgo), da chi?
solo ed esclusivamente da donne.
da uomini che non accettavano il vaccino proposto o la data del richiamo ho ricevuto solo un: no grazie. non va bene per me, firma del rifiuto e via.
ho visto anche un anziano signore soggiogato da una moglie impazzita che ha paralizzato il servizio per molti minuti, richiamando l'attenzione di medici e utenti, impedendo al marito di vaccinarsi con Astra Zeneca, con il cellulare in mano, e i figli all'altro capo, brandito come un'arma contundente, accusandomi di voler uccidere il pz e tutta la famiglia, imputandomi anche di volerla infettare, dato che le toccava stare (era lei che prolungava la sosta quando il flusso è in realtà molto veloce) in una struttura chiusa e, a suo dire, a rischio di contagio (questo è stato il massimo) e, in tutto questo, il signore, da me ascoltato nel momento in cui ho chiesto alla coniuge delirante di allontanarsi, mi ha confessato che...voleva semplicemente vaccinarsi e che qualsiasi vaccino andava bene. costretto dalla moglie a firmare il rifiuto se ne è andato, piegato in due, procurandomi una vera e sentita stretta al cuore. cheundioqualunqueloproteggadalcoronavirus.
le donne hanno tirato giù la fiera urlato chiamato il direttore sanitario fatto scene isteriche tenuto impegnati a turno per 30 o 40 minuti più medici del servizio telefonato a tutti i parenti litigato con gli altri utenti e anche mentito vergognosamente sulle autocertificazioni.
uno spettacolo visceralmente inguardabile.
c'è da farci un pensiero, no?
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