bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 12 gennaio 2020

no, grazie

ci abbiamo riprovato ma no, proprio no.
grazie, molto gentili ma passo.
è un piccolo teatro, fa uno spettacolo ogni due mesi per soli due giorni, come faranno a sopravvivere non si sa.
andrebbe sostenuto?
si, facesse cose buone.
in verità, la prima volta, la mia prima volta, ha comportato uno spettacolo interessante, il diario di Etty Hillesum con Federca Fracassi (mia adorata) e un bell'accompagnamento musicale. me ne sono già lamentata (https://nuovateoria.blogspot.com/search?q=lamento) e no lo rifarò.
a seguito del mio piagnucolio sono stata molto cortesemente invitata a un altro spettacolo, su Mia Martini, e volentieri ci sono andata sulla scorta di frasi come "abbiamo letto le sue critiche e stiamo migliorando". caspita, onoratissima.
per la verità nulla è cambiato, le sedie sono scomode ma con qualche cuscino, alla fine dello spettacolo l'attrice viene, more solito, intervistata a caldo, qualcuno sale sul palco e dice cose di interesse opinabile, solo è stato aggiunto "per chi solo vuole rimanere ora c'è il commento". è chiaro che non me ne vado dalla prima fila, aspetto pazientemente la fine dell'orazione, ma rimango dell'idea che la formula da oratorio non faccia per me.
in più, in questo caso, lo spettacolo è stato uno strazio. 
attrice francamente mediocre, all'inizio poi proprio stonata nel ruolo, un testo piatto, senza niente da dire, la semplice biografia di Mia Martini e della sua tragica sorte già iniziata prima della morte con elementi drammatici a tratteggiare il suo profilo. una noia indescrivibile, una tessitura inesistente, fatti puramente elencati, a volte solo accennati e non approfonditi, assenza di drammaturgia.
non aggiungo nomi, di niente e nessuno, non voglio causare fastidi a chi è stato francamente molto gentile con me.
non so dove voglia andare questo teatro, a cosa aspiri, rispetto al formula che hanno adottato ma ribadisco la mia totale estraneità a questa modalità paesana, con vino e  dolcetti finali, ribadisco la sensazione di un ritrovo tra amici, inorridisco ai "brava" che ho sentito urlare a fine spettacolo da fondo sala e, davvero ringrazio per la squisita gentilezza ma 
no,
non gioco più,
me ne vado.
grazie.

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