è stata un'esplosione, fortissima.
un'onda mi ha travolta, veniva da lontano.
non finiva mai, sembrava dover finire ma non finiva mai.
era ossessiva, martellante, il destino bussava alla porta e non se ne andava, insisteva, mi tormentava.
era la musica.
una musica travolgente.
era la sinfonia n.5 di Beethoven.
era ieri sera.
alla Scala (e dove se no?)
era la filarmonica
ed era Chailly che guidava.
era un'estasi, un'emozione potente.
andava veloce, il tempo era serrato, non c'era pausa, mi tallonava.
mi sono sentita perduta e felice allo stesso tempo, senza scampo e salvata.
sulla terra è passata gente così, gente che ha lasciato il segno, che ha scritto il linguaggio della musica per darne testimonianza e segnare tracce, e ieri sera ne ha lasciate su di me, sul mio corpo.
la musica ha inciso sulla carne. il linguaggio, anche la musica, è corpo.
Filarmonica della Scala
Direttore Riccardo Chailly
PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven
Egmont, ouverture in fa min. op. 84
Sinfonia n. 8 in fa magg. op. 93
Sinfonia n. 5 in do min. op. 67
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