vince la brexit.
di nuovo.
al netto di un Corbyn catastrofico, inetto e ambiguo, e a parte Londra e la Scozia, gli inglesi non hanno dubbi.
'No Man is an Island'
No man is an island entire of itself; every man
is a piece of the continent, a part of the main;
if a clod be washed away by the sea, Europe
is the less, as well as if a promontory were, as
well as any manner of thy friends or of thine
own were; any man's death diminishes me,
because I am involved in mankind.
And therefore never send to know for whom
the bell tolls; it tolls for thee.
scriveva John Donne.
invece l'iglese è un uomo isola, come la sua terra.
anche questa volta, chissà, inspiegabilmente, ho provato dispiacere.
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5 commenti:
Buonasera Rouge
e se avessero ragione i britanni? e te lo dico non per polemizzare futilmente..
Questa cosa che scrivi mi mette alla prova e non so bene come fare a mantenere la calma...
bonsoir Rouge, lungi da me innervosirti o infastiditi,come potrei? dal momento in cui ti stimo(per quel che può valere)pur non condividendo, ma questo mi pare nell'ordine naturale,alcune tue opinabili(a mio avviso) scelte di campo.. e,se permetti,la scelta degli isolani rientra in quest'ottica. perché dispiacersi o peggio adirarsi per una legittima, votata, democratica decisione? No, scusami, ma non comprendo. Sono fuori tema, lo so, perché il tuo post era molto chiaro, si parlava di un senso di dispiacere per questo accadimento, ed è comprensibile se si crede in un certo progetto(a mio avviso irrealizzabile) :è la particolare risposta che mi ha spinto su questi spiacevoli sentieri..
il tono era ironico.
e io non ho nulla da dire sulla legittimità della scelta del popolo inglese, di fatto hanno votato due volte ribadendo la preferenza per l'uscita.
penso sia una scelta sconsiderata e che sarà motivo di una grave esclusione di un popolo che vagheggia ancora fasti imperiali, isolazionismo, sovranismo, espulsione immigratoria.
un popolo che, come molti altri, naviga vicino a un punto di collasso come tutti i paesi votati al capitalimo, spinta propulsiva inarrestabile ma inevitabilmente destinata a una frattura, sociale economica ecologica, e che lascia indietro molti, moltissimi.
nessuno si salva da solo, vale per ogni essere umano che necessita di una rete per sopravvivere, vale per una città all'interno della sua regione e della sua nazione, vale per ogni nazione all'interno del suo continente.
noi abbiamo l'Europa, uscirne è sconsiderato.
non l'ho colta, perdonami. mi era parsa una presa di posizione ideologica..inoltre scrivi che
nessun uomo é un'isola(cit.J.Donne appunto) parole che certo sono ad effetto, forse parzialmente veritiere, forse realistiche al 1000%,o forse solo un suo pensiero,forse, forse, forse.
non so Rouge come tu esattamente la pensi sulla questione,per mio conto constato e credo che al di là di "tutto", siamo isole.
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