mia cara amica, guardare le nuvole è come partire
mia cara amica, ti scrivo di domenica perchè è l'unica giornata femminile della settimana
io debbo essere
mia cara amica le parole silenziose mi infastidiscono come la forfora
mia cara amica, questa notte ho avuto la febbre
mia cara amica, la gravidanza è una danza pesante e solitaria
mia cara amica, ti scrivo alle ore sei mi piace la linea verticale delle lancette
mia cara amica, la sua presenza è l'assenza
mia cara amica, alle ore tre nella casa di fronte è nata una donna.
(Tomaso Binga, ovvero Bianca Menna,Ti scrivo solo di domenica, 1977)
una mostra intrigante, ai Frigoriferi Milanesi, dal titolo che vale il viaggio
Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia
una definiszione che coglie l'imprendibilità e inafferrabilità del femminile, in modo autorevole e geniale.
La mostra Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia, è la prima esaustiva indagine dedicata ai rapporti tra arti visive e movimento femminista in Italia. Curata da Marco Scotini e Raffaella Perna, la mostra ricostruisce in modo puntuale un panorama artistico rimasto spesso in ombra nella recente storia dell’arte e quasi assente nel mercato, individuando nel 1978 l’anno catalizzatore di tutte le energie in campo, con opere dioltre 100 artiste italiane e internazionali attive in quegli anni in Italia. La mostra è realizzata in collaborazione con MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto eFrittelli Arte Contemporanea e inaugura durante la Milano Art Week, in concomitanza con miart, fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Media partner: FLASH ART. La mostra è realizzata con il contributo di Dior. Nel giugno del 1978 alla Biennale di Venezia si tiene la mostra di sole donne Materializzazione del linguaggio, a cura di Mirella Bentivoglio; in occasione della quale circa ottanta artiste - tra cui Tomaso Binga, Lucia Marcucci, Irma Blank, Maria Lai, Giulia Niccolai, Mira Schendel, Anna Oberto, Patrizia Vicinelli, - fanno il loro ingresso alla Biennale rivendicando a gran voce spazio e visibilità in un luogo tradizionalmente difficile da conquistare per le donne. Nell'ambito della stessa edizione della Biennale una mostra antologica rende omaggio a Ketty La Rocca, protagonista della neoavanguardia italiana, venuta a mancare nel 1976 ad appena trentotto anni, oggi presente nelle collezioni del MoMA e del Centre Pompidou.
La mostra Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia, è la prima esaustiva indagine dedicata ai rapporti tra arti visive e movimento femminista in Italia. Curata da Marco Scotini e Raffaella Perna, la mostra ricostruisce in modo puntuale un panorama artistico rimasto spesso in ombra nella recente storia dell’arte e quasi assente nel mercato, individuando nel 1978 l’anno catalizzatore di tutte le energie in campo, con opere dioltre 100 artiste italiane e internazionali attive in quegli anni in Italia. La mostra è realizzata in collaborazione con MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto eFrittelli Arte Contemporanea e inaugura durante la Milano Art Week, in concomitanza con miart, fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Media partner: FLASH ART. La mostra è realizzata con il contributo di Dior. Nel giugno del 1978 alla Biennale di Venezia si tiene la mostra di sole donne Materializzazione del linguaggio, a cura di Mirella Bentivoglio; in occasione della quale circa ottanta artiste - tra cui Tomaso Binga, Lucia Marcucci, Irma Blank, Maria Lai, Giulia Niccolai, Mira Schendel, Anna Oberto, Patrizia Vicinelli, - fanno il loro ingresso alla Biennale rivendicando a gran voce spazio e visibilità in un luogo tradizionalmente difficile da conquistare per le donne. Nell'ambito della stessa edizione della Biennale una mostra antologica rende omaggio a Ketty La Rocca, protagonista della neoavanguardia italiana, venuta a mancare nel 1976 ad appena trentotto anni, oggi presente nelle collezioni del MoMA e del Centre Pompidou.
la mostra mi dice che spesso le donne non hanno usato gli strumenti più adeguati per esprimersi, i materiali sono spesso poveri e insufficienti, le creazioni poco attraenti e di basso impatto visivo ed emotivo, il linguaggio a volte retorico e desueto.
ma la creatività è tanta, davvero tanta. e pure l'intelligenza.
ci vediamo mercoledì, gli altri giorni ci immaginiamo.
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