bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 29 novembre 2018

TEATRO 1 - Evgenij Onegin

era pieno zeppo di russi.
vestiti in modo eccentrico e fanatici (ma lo capisco, il loro teatro a casa d'altri, cioè nostra).
ho trovato gli ultimi due posti disponibili, li ho presi al volo martedì, e ho avuto molta fortuna.
ma molta fortuna.
l'entusiasmo dei russi per lo spettacolo, con la regia di un lituano però, è più che comprensibile.
ho contenuto il mio, esteriormente, per una forma di contrapposizione, ma dentro di me avrei urlato la mia gioia.
uno spettacolo straordinario, travolgente, bellissimo.
tre ore e mezza della mia vita spese nel migliore dei modi,
teatro teatro teatro, che meraviglia, quanta bellezza, nelle parole, nella narrazione, nella lingua, nei personaggi, nelle scelte visuali sceniche, nei personaggi, nella regia, nell'allestimento, nei costumi. 
Onegin folle di tracotanza e cinismo  rinnega la vita amorosa cogliendone solo il godimento, la sua Tat'jana saprà ricordargli, anni dopo averla rifiutata, che le scelte della vita si pagano, sempre.
la narrazione si sdoppia, i personaggi si sdoppiano, le donne si moltiplicano, uno sciame di ragazze sono emblema della femminilità, la voce si fa canto e una giovane donna giullare, curva e dalle scarpe a punta armata di mandolino, fa da contrappunto al dramma dei personaggi.
potrei dire quasi un capolavoro, una magia travolgente.








Evgenij Onegin
Piccolo Teatro Strehler
selezione di capitoli dal romanzo in versi di Alexander Pushkin
ideato scritto e diretto da Rimas Tuminas
scene Adomas Jacovskis
musica Faustas Latenas
coreografia Angelica Cholina
con Sergey Makovetskij, Aleksei Guskov, Lijudmila Maksakova, Irina Kupchenko, Victor Dobronravov, Eugenij Pilugin, Vladimir Simonov, Yury Shlykov, Aleksei Kuznetsov, Artur Ivanov, Eugenia Kregzhde, Olga Ierman, Maria Volkova, Oleg Makarov and others produzione Vachtangov State Academic Theatre
spettacolo in lingua russa con sovratitoli in italiano a cura di Prescott Studio

Non una trasposizione integrale del romanzo di Pushkin, ma la scelta di privilegiare la mancata storia d’amore tra Tatiana e Onegin, mettendola in scena tra passato e presente, realtà e immaginazione. Nell’originale, Pushkin racconta la vicenda tragica di Onegin e Lenskij, giovani amici che si recano in visita nella tenuta della famiglia Larin. Qui Lenskij corteggia Olga, di cui è innamorato, mentre la sorella di lei, Tatiana, si invaghisce di Onegin che la respinge e prova invece – per gioco e per noia – a sedurre Olga. Lenskij sfiderà a duello Onegin, restando ucciso. Tre anni dopo, mentre ancora è tormentato dal rimorso per le proprie azioni, Onegin incontra per caso Tatiana, sposata a un altro, e capisce di esserne sempre stato innamorato. La donna, pur amandolo ancora, lo respingerà scegliendo di essere fedele al marito e abbandonando Onegin alla consapevolezza di aver distrutto la propria vita e quella di altre tre persone. Tuminas immagina che due Onegin si muovano sulla scena, un uomo vecchio che, nella propria stanza, torna con la memoria alla vicenda che così drammaticamente lo ha segnato mentre osserva il “se stesso giovane” compiere le azioni che ne determineranno il destino. Con lui anche due Lenskij, il compagno di giovinezza di Onegin e l’uomo che sarebbe diventato se non fosse stato assassinato in duello. Considerato la sintesi della Russia del XIX secolo, Evgenij Onegin è un’opera straziante e romantica che Tuminas allestisce «infrangendo gli stereotipi – spiega – e andando in cerca di una sinfonia di significati, dell’armonia emotiva e musicale del romanzo, evitando di esasperarne la sensibilità. Evgenij Onegin è per me la sintesi di Luce e Bellezza».

2 commenti:

marco eugenio ha detto...

Grazie per la tua recensione e il tuo entusiasmo che riesci a trasmettere.
Conosci l’opera Di Ciaikovski?
È meravigliosa anche quella.

Rossa ha detto...

Buongiorno Marco.
grazie.
io di Ciaikovski conosco qualcosa, i suoi concerti per pianoforte e orchestra e per violino e orchestra, i temi dei balletti. non conosco le sinfonie, so che le hanno date all'auditorium, ma non sono andata a sentirle, troppo care e nessuna promozione!
quel che conosco mi piace, molto.