Non sarebbe mai uscita senza
trucco, non avrebbe mai rinunciato al suo appuntamento settimanale con il
parrucchiere per domare i suoi capelli crespi. Era piccola di statura, aveva
mani e piedi piccoli, e un seno generoso di cui non faceva certo mistero ma con
una grazia garbata. Stava al mondo mossa da una curiosità impagabile, diceva sempre
si, a qualsiasi invito: si certo, ci sarò. Ma non era frivola, era un medico, aveva
lottato per la sua autonomia.
In tailleur, in camice, nella sua voce, era una donna elegante, sempre.
il testo di riferimento era una chicca di Alice Munro.
Era una donna sottile e abbronzata, in abito viola, con capelli scuri raccolti da un'alta fascia dello stesso colore. Bella, ma con piccole pieghe di noia e disapprovazione che le appesantivano gli angoli della bocca. Lasciò quasi tutto nel piatto, spiegando di essere allergica al curry.
(Alice Munri, Passione)
Era una donna sottile e abbronzata, in abito viola, con capelli scuri raccolti da un'alta fascia dello stesso colore. Bella, ma con piccole pieghe di noia e disapprovazione che le appesantivano gli angoli della bocca. Lasciò quasi tutto nel piatto, spiegando di essere allergica al curry.
(Alice Munri, Passione)
pare che l'esercizio sia andato bene, mi si rimprovera di non aver inserto un atto fisico specifico, come richiesto nelle note.
ovvero: a partire dai miei depositi in memoria dovevo ricostruire, con l'immaginazione, il ritratto di una persona inserendo, in 500 battute, capigliatura e abiti, lineamenti fisici, un tratto psicologico distintivo, un'azione/comportamento significativo.
è vero, sono stata sul condizionale, quel "sarebbe" ha lasciato l'atto nell'ipotetico divenire.
farò di meglio.
quella donna, elegante sempre, per inciso, era mia madre.
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