-buonasera, è stato un vero piacere.
-ma grazie a lei!!
-le sue anticipazioni sono state piacevolissime, la ringrazio ancora. e questa conclusione è stata veramente degna della rassegna.
-eh si, ora ci mancherà.
così salutavo ieri sera Gaia Varon, deliziosa musicologa che ha allietato molti, credo tutti, i concerti cui ho assistito.
Il concerto è preceduto da una breve introduzione di Gaia Varon.
recitava il programma di sala. e così è stato.
meraviglioso questo MiTo, ho sentito cose eccelse, per me.
mi sono divertita tanto, ho goduto moltissimo.
sono andata fuori di testa quando, per ben due volte in 15 giorni, ho varcato la soglia della Scala.
non credo ci sia cosa più bella per un milanese (ma forse anche pe un lombardo, un italiano, un europeo, un cittadino del mondo) che andare alla Scala.
è il luogo della bellezza, per me anche di più, è come se mi regalassero un giocattolo, è una gioia bambina la mia, è un tributo a mia madre, è la mia radice.
ho sentito sinfonie bellissime, da La mer di Debussy a la Seconda Sinfonia di Rachmaninov, da Scheherazade di Nicolai Rimsky-Korsakov a la Settima di Beethoven (che poi mi ha accarezzato con la sveglia di un paio di giorni fa lasciandomi nuovamente incantata), dalle voci dei VOCES8 alla chitarra ipnotica di Toqinho accompagnata dal violoncello di Ophélie Gaillard, iei sera.
sono stata al Dal Verme, al Teatro di Vetro, al Conservatorio, all'Arcimboldi.
sono stata in piazza del Duomo a cantare, con un gruppetto ben nutrito.
ho anche ascoltato Bach e una parte dei suoi 20 figli.
ho sperato di impazzire con il Fado al Piccolo Teatro Studio ma è stata una grandissima delusione, un accompagnamento da suicidio, una simpatica novità che mi ha raccapricciato.
peccato, Cristina Branco aveva una gran bella voce, che non si sentiva.
è per me una conquista recente, quella della musica classica, e a MiTo devo moltissimo.
grazie e arrivederci a
Il concerto è preceduto da una breve introduzione di Gaia Varon.
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