e in effetti di incanto si tratta.
bellissima mostra a museo Poldi Pezzoli.
di fatto sono due sale, 50 opere, sembra di entrare a casa di qualcuno in effetti, e l'effetto voluto è quello secondo il progetto espositivo, a casa di Giacomo e Ida Jucker,
io ho passeggiato tra le stanze parecchie volte, due tre quattro, avanti e indietro.
ero in estasi.
una pittura luminosa e viva, che bellezza tutto.guardo Curiosità, di Silvestro Lega
e penso alle stecche delle persiane di Gadda. ma non è l'alba, è giorno pieno, mezzogiorno. è bellissimo!!
sono inondata dalla realtà, che nitidezza assoluta.
sono al sole, ho perfino caldo, eppure scrivo con le mani ghiacciate.
capolavori.
Dal 13 novembre 2015 al 29 febbraio 2016 la casa museo di via Manzoni presenta riunite, dopo più di quarant’anni, le opere della collezione di Giacomo e Ida Jucker nella mostra “L’incanto dei Macchiaioli nella collezione di Giacomo e Ida Jucker”.
La mostra racconta la straordinaria avventura collezionistica di Giacomo Jucker, esponente della nota dinastia imprenditoriale affermatasi a Milano agli inizi del Novecento
Al nome di Giacomo Jucker (1883-1966) ‒ e della moglie Ida Saibene (1890-1963) ‒ è legato il collezionismo di opere d’arte del secondo Ottocento italiano, in particolare dei Macchiaioli. Dell’importante scuola pittorica Giacomo ha puntato, soprattutto, a quei capolavori ancora custoditi nelle collezioni storiche, tanto da influenzare con le proprie scelte il gusto e il mercato.
Il risultato è una raccolta eccezionale, la prima dedicata al secondo Ottocento italiano di rilevanza e fama davvero internazionali
Oggi l’ambizioso progetto espositivo del Museo Poldi Pezzoli, realizzato in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio, offre al pubblico l’opportunità davvero straordinaria di rivedere, dopo oltre quarant’anni, finalmente di nuovo ricomposta questa collezione. In mostra cinquantacinque opere di eccezionale qualità e importanza, tra le quali, della scuola dei Macchiaioli: Costumi livornesi, Silvestro Lega che dipinge sugli scogli, Signore in giardino, Il pittore Eugenio Cecconi che dipinge, La strada che sale, Cavalleggeri in avanscoperta, Ritratto di popolana e Cavallo al sole di Giovanni Fattori; Curiosità, Lettura romantica, La signorina Titta Elisa Guidacci, La bigherinaia, Profilo di donna di Silvestro Lega; Il Chiostro di Santa Croce, Stradina al sole, Il Campanile di Badia e Il Mugnone alle Cure di Giuseppe Abbati; Stradina al sole, Settignano, Una via di Edimburgo, Bapin del Lilela e Strada alla Capponcina di Telemaco Signorini; Tramonto sull’Arno di Giovanni Costa; La raccolta del grano sull’Appennino di Odoardo Borrani; Lungomare di Vincenzo Cabianca.
E inoltre altre celebri gemme del secondo Ottocento italiano, quali Che freddo! di Giuseppe De Nittis.
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