c'è una piccola mostra a Milano, a Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, in via Borgonuovo 23.
Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici e ilComitato per il Centenario Gruppo Alpini Milano Centro “Giulio Bedeschi” propongono la mostra tematica sulla Grande Guerra,
"SI COMBATTEVA QUI 1915-1918. Sulle orme degli Alpini nella Grande Guerra", divisa in due distinte sezioni.
La prima si concentra sulla portata storica dell’evento:dodici pannelli, realizzati dal Centro Studi dell’Associazione Nazionale Alpini, rievocano le vicende belliche e personali del Corpo degli Alpini impegnati sul fronte montano italiano unitamente ad un’esposizione di cimeli delle Civiche Raccolte Storiche.
La seconda, una personale fotografica di Alessio Franconi, affronta il lascito della guerra a cent’anni di distanza: sessanta fotografie in bianco e nero ritraggono i campi di battaglia allo stato attuale nel primo Centenario del conflitto. Sono i “segni della storia” per far comprendere come il conflitto del 1915-18 fosse in realtà una “guerra di montagna, combattuta a metro”.
come sempre la Grande Guerra mi lascia completamente attonita, il sacrifcio umano è stato speventoso orrendo enorme, oltre la mia possibilità di immaginare lo sfracello.
oltre 9.000.000 di vite morte.
veramente oltre, io leggo, guardo, osservo, ascolto al cinema e a teatro, e ogni volta c'è un muro dentro di me, qualcosa che non sa stare lì dentro, un rifiuto, una negazione.
penso a Olmi, Lussu, Rovereto, Milano, penso a tutto quello che ho imparato ma niente, non ci so stare lì dentro.
guardo le foto di questo giovane fotografo, Alessio Franconi, e sono stupefatta. le foto sono straordinarie, i commenti che le accompagnano ancora di più, sono commossa e atterrita, sono entusiasta e innamorata che esista un giovane che scava nella memoria della storia e della sua decimata famiglia, esistono giovani che sanno pensare e stare nel dolore e dare un senso alla propria vita affondando le radici nel tempo, nel proprio tempo.
2 commenti:
Ciao Rossa, ci sei ancora... La strada che ha portato al "Bollettino della Vittoria" di Diaz, non può far dimenticare i tanti troppi morti, e le sofferenze di milioni di giovani di quel tempo. Ricordo il giorno della mia scoperta sul reale dramma del conflitto 15/18, con il film di Francesco Rosi UOMINI CONTRO dal romanzo di Emilio Lussu. Nel 71 ero soldato e proprio negli Alpini, nella sala della caserma dove ero in servizio, proiettarono (stranamente) il film di Rosi, ne uscii veramente scosso. Da allora la mia visione critica su quella guerra è cambiata totalmente. Ti saluto Rossa, sempre sensibile, buon w/e.
Ciao Monteamaro, scusa il ritardo clamoroso, ma mi connetto poco al pc, sembra anacronistico ma è vero!!
certo, Lussu, Uomini contro, mostre, film, ognuno ha la sua occasione per prendere coscienza, dopo di che non si dimentica più.
grazie ancora, stai bene
Rossa
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