la dama di Milano?
siamo intorno al 1470 e Piero del Pollaiolo ci mostra l'eleganza femminile in una posa destinata a rimanere nel tempo.
Piero del Pollaiolo Ritratto di donna di profilo ©Milano, Museo Poldi Pezzoli.Piero del Pollaiolo Ritratto di donna di profilo ©Berlino, Staatliche Museen, Preußischer Kulturbesitz, Gemäldegalerie.
Piero del Pollaiolo Ritratto di donna di profilo ©New York, The Metropolitan Museum of Art, Bequest of Edward Harkness.
Piero del Pollaiolo Ritratto di donna di profilo ©Firenze, Galleria degli Uffizi.
la più bella e delicata è la dama di Berlino, un volto splendido, un incarnato meraviglioso, una classe inarrivabile, un vestito da urlo. è vero però che la dama a noi più nota, quella del Poldi Pezzoli, è la meglio dipinta in quanto a particolari, dettagli e colori. la dama di Berlino ha qualcosa di incompiuto, come un disegno del volto non del tutto portato a termine, sbiancato e pallido.
la dama di Milano ha un'acconciatura capolavoro, con quei gioielli che ne sottolineano la linea, con quella veletta a coprire l'orecchio. la posizione è quasi di tre quarti intravedendosi la linea che solca il seno, dividendolo, e il gioiello che ne esalta il decoltè.
le altre due, di New York e di Firenze perdono ampiamente in bellezza, l'ultima davvero poco avvenente. rimangono i sorprendenti dettagli degli abiti, dei gioielli e dei capeili ma i volti si fanno rossicci, congestionati e lo sfondo troppo acceso.
ad ogni modo, lo assicuro, viste insieme sono strepitose, un'espressione di maestria e senso estetico di grande levatura.
la mostra al Poldi Pezzoli, LE DAME DEI POLLAIOLO: UNA BOTTEGA FIORENTINA DEL RINASCIMENTO 7/11/2014 - 16/2/2015, è a sua volta un piccolo gioiello di perfezione. piccola, spiegata meravigliosamente bene, dettagliata e curata, un visita di grandissimo godimento.
si impara a conoscere l'arte di questi due talentuosi fratelli, così vicini, così lontani.
raccogliendo varie tipologie di opere - come dipinti, disegni, sculture anche sacre -, la mostra mette in luce la passione artistica dei fratelli Pollaiolo, così come la diversità di tecniche sperimentate nella loro bottega. visitando la mostra si può scoprire l’innovativa lettura critica proposta dai curatori relativamente alle diverse competenze e tendenze dei due artisti: mentre Piero viene presentato come l’assoluto maestro della tecnica pittorica, Antonio viene celebrato per il suo indiscutibile primato nella scultura e per l’ingegno delle composizioni. risulta infatti l’arte pittorica di Antonio, vigorosa e carica d’energia anche nel disegno, e quella di Piero, più meticolosa e materica, attenta ai dettagli, alle sfumature e alle trasparenze.
Antonio scolpisce volti e corpi in esplosione, nudi, fortissimi, tesi muscolarmente. splendide alcune sue sculture presentate, sembra di trovarsele in mano tanto si espandono. Piero è colmo di grazia e di sguardi elevati, la sua leggerezza coglie l'assoluto della bellezza.
una mostra davvero fortunata e fortunato chi la vede.
Antonio del Pollaiolo e Betto di Francesco Betti Croce d’argento del Tesoro di San Giovanni Battista ©Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Antonio del Pollaiolo Battaglia di dieci uomini nudi ©Chiari, Fondazione Morcelli Biblioteca Reposs.
Antonio del Pollaiolo Ercole ‘scoppia’ Anteo Ercole e l’Idra di Lerna ©Firenze, Galleria degli Uffizi.
Piero del Pollaiolo Apollo e Dafne ©Londra, National Gallery.
Antonio del Pollaiolo Ercole ‘scoppia’ Anteo ©Firenze, Museo Nazionale del Bargello.
Antonio del Pollaiolo Battaglia di dieci uomini nudi ©Chiari, Fondazione Morcelli Biblioteca Reposs.
Antonio del Pollaiolo Ercole ‘scoppia’ Anteo Ercole e l’Idra di Lerna ©Firenze, Galleria degli Uffizi.
Piero del Pollaiolo Apollo e Dafne ©Londra, National Gallery.
Antonio del Pollaiolo Ercole ‘scoppia’ Anteo ©Firenze, Museo Nazionale del Bargello.
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