Quanto piú puoi
Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto piú puoi: non la svilire troppo
nell'assiduo contatto della gente,
nell'assiduo gestire e nelle ciance.
Non la svilire a furia di recarla
cosí sovente in giro, e con l'esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.
Costantino Kavafis
ho preso l'inserto del corriere della sera, su consiglio di un'appassionata di questo autore, e ho letto le poesie di Kavafis, poeta a me del tutto sconosciuto. di origine greca, vissuto tra la fine dell'800 e i primi del 900, in queste poche righe esprime qualcosa in cui credo molto, la condanna della dissipazione e della sovraesposizione, il valore della sobrietà e della discrezione che aggiungono valore, che danno senso, che creano il tesoro di noi stessi.
lunedì 9 gennaio 2012
quanto piú puoi
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sobrietà,
sovraesposizione. poesia
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6 commenti:
Saggi consigli, pur giungendoci da lontano, questo è il sogno di molti, pochi però riescono a farlo proprio.
Benedetto 21° secolo!... ( ma ho il dubbio che sia malattia propria dell'uomo!)
come non condividerla...
non sono certa la discrezione sia, oggi, il sogno di molti, al contrario, per lo più i molti sognano di esporsi, in qualunque modo si intenda. come lo intendesse in particolare Kavafis non lo so, di certo ai tempi nostri, qui, l'esposizione massima e desiderabile è quella politica-virtuale-televisiva-corporea-sessuale.
secondo me la sobrietà è un obiettivo raggiungibile, montemaro.
ciao e grazie.
davvero S... questo autore è semplice ma comunicativo.
Ma te guarda le coincidenze! Tre sere fa Letizia mi parlava di Kavafis, e io ho avuto la fortuna di stampare anni fa, con la tipografia del Comune dove lavoro, un librettino redatto da una collega della biblioteca comunale, grande appassionata della Grecia e dei suoi poeti, tra i quali spiccava Kavafis e altri di cui non ricordo il nome. Non che sia io uomo di profonda cultura, anzi, direi quasi 'gnurant, ma ricordavo alla mia compagna la passione e la sensualità di quelle poesie.
Ho fatto una ricerchina, ora, in rete, per vedere se ci fosse rimasta traccia di quel librettino e segnalartelo, ma non ho trovato praticamente nulla. Si chiamava "Leggere la Grecia", Biblioteca Comunale di Pisa.
Un saluto e buona giornata
Buongiorno a te.
l'altro autore potrebbe essere Ritsos, altro greco mocerno e classico allo stesso tempo. molte delle poesie di Kavafis trattano temi moderni, ma molte sono legate a iliade odissea itaca patroclo e... Anzi "Itaca" la pubblicherò, è molto bella. e poi ce ne sono di rotiche, in effetti.
mi piacciono un sacco le coincidenze, è bello tu me l'abbia fatto notare.
a presto
(ahhh, il tuo video l'ho poi rintracciato...ma un'ora e venti...no, non me la sento!)
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