proprio come l’amore.
Ho una sembianza nera che non
mi piace. È una maschera, me la provo.
Anne Sexton era pazza, instabile infelice erotomanica e ricchissima di parole, e le sue poesie sono un coacervo di follia e di densità nera, nera come il fondo senza fine. irresistibile, si desidera cadere.
non voglio parlare di lei ma quella nerezza, maschera nera che non mi piace, a volte ce l'ho addosso, in questi giorni sono tormentata dalla consapevolezza della cattiveria che esiste in ognuno di noi, il lato oscuro, il lato impietoso, crudele e abissale, quello che sbaglia, fa male, errori enormi. non sono esente, faccio cose di cui mi pento terribilmente e non so come rimediare.
mi leggo un po' Hanna Arendt, uno spunto da un libro leggibile di Carofiglio "Le perfezioni provvisorie", e mi spiega che la redenzione possibile dall’aporia dell’irreversibilità – non riuscire a disfare ciò che si è fatto, anche se non si sapeva, e non si poteva sapere ciò che si stesse facendo, è nella facoltà del perdonare. Il rimedio all’imprevedibilità è la facoltà di fare e mantenere promesse.
è di sollievo crederci ma credo che non basterà a schiarire la nerezza, a eludere la sembianza.
Gli uomini, anche se devono morire, sono nati non per morire ma per incominciare.
6 commenti:
forse dovremmo accettare di essere fallibili?
io fortunatamente commetto errori ma non mi pento...perchè dovrei pentirmi?
se quel qualcosa è un errore...o l'ho fatto volontariamente e allora pentirsi non ha senso...e se l'ho fatto involontariamente...perchè pentirmi?
Buona giornata :-)
fallibili certo. ma gli errori che commetto hanno su di me una forte risonanza, soprattutto quelli professionali. se li ho fatti apposta o non apposta non fa alcuna differenza e non e' questione di pentirsi, ma di capirsi.
tu la fai facile, come non esistessero la coscienza e il ripensamento. tutto quello che faccio e' mia responsabilita'.
ciao, tutto benne cunny innamorato?
tutto bene :-)
io la faccio facile perchè è facile.
Aristotele diceva "se c'è soluzione perchè ti preoccupi? Se non c'è soluzione perchè ti preoccupi?"
Ovviamente il tutto è soggettivo e anche legato a quello che facciamo.
Sicuramente quando si fanno lavori come il tuo un errore voluto o meno ha un peso maggiore di quello che posso commettere io...si può solo "imparare la lezione" e cercare di non commetterlo più.
non vedo l'autoflagellazione per errori commessi una soluzione...come l'eccessiva severità con se stessi.
non mi flagello, nè mi crocefiggo.
però, io, mi faccio domade: nulla di ciò che facciamo è casuale. tu non sei portatissimo a fartene, vero cunny??
La butto un po' sul banale: senza errore non saremmo capaci di niente, l'errore fa parte della conoscenza ed in un certo senso ne è la parte più prolifica, è quando sbagliamo che impariamo a non sbagliare più.
Perseverare nell'errore può divenire diabolico davvero.
Ciao Rossa, buona serata
ma no non è banale quel che dici. è che mi sembra di fare sempre lo stesso errore.
grazie comunque.
a presto Paolo
Rossa
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