bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 19 marzo 2021

silurata

silurata dal primario, dopo 10 anni di onorato servizio.

silurata senza una sola parola, nemmeno una sillaba.

silurata dopo aver lavorato con il Covid prima ondata senza mancare un solo giorno in presenza nonostante sia una libero professionista senza alcuna protezione in caso di malattia  (e pure mi sono ammalata senza alcun sostegno economico in malattia).

mancato rinnovo del contratto nel totale silenzio.

nemmeno un gesto di solidarietà dai colleghi, tutti muti pure loro.

questi i primari oggi.

questi i medici oggi.

oggi lascio tutto, ricomincio in Regione Lombardia come medico vaccinatore in questa pandemia di merda.

viva la street art, viva le domeniche di aria e di sole, viva la bellezza, viva l'arte e la vita.


















3 commenti:

Corte. Sconta ha detto...

Tempi complicati davvero, per la maggioranza degli umanoidi almeno: se non si mantiene saldo il timone del cuore e della testa gli scogli,minacciosi e scuri, sono lì vicini ansiosi di ghermirci, (un filino teatrale e drammatico?)forse, ma non eccessivamente . Ti racconto che qui dove vivo, in quella che tanti credono un'oasi felice, é scesa una nube di disumanita'nel cuore di molte persone, e una sorta d'inbarbarimento riscontrabile già nelle piccole cose della quotidianità, gesti che nella nostra precedente esistenza erano sì presenti, ma non con questa preponderanza;chiudo qui, ho la nausea sentire continuamente di suicidi,disagi psichici, patologie varie, pillole, insonnie ed ansie.Mi spiace per il trattamento riservatoti,evidentemente non hai angeli protettori nei piani alti.. per quanto riguarda i tuoi colleghi che ci vuoi fa'anno da magna'e tiengono famiglia:non è certo una luminosa giustificazione, ma é comprensibile, umana. Come é certa la loro ignavia. Ne vedo spesso storie così fra gli schiavi cui difetta la dignità. In bocca al lupo per tutto Rouge.

Rossa ha detto...

l'ottusità delinquenziale del primario non è calata con la pandemia, potrei giurare che ci fosse anche prima...e i miei colleghi mangiano tranquilli, non perderebbero il posto nemmeno se ammazzassero qualcuno.
si vive così, ho visto cose schifose, ne vedrò altre.
grazie amico, a presto.
buona giornata (serata) della poesia
Rossa

marco eugenio ha detto...

Mi dispiace, Rossa, purtroppo la genìa dei primari oggi è fatta, con le poche debite eccezioni, di questi ominicchi e quacquaracquà (non ricordo la corretta ortografia del termine sciascino).
Del resto non si chiamano neanche più "primari", quelli che un tempo stavano dalla parte dei pazienti e dei medici loro collaboratori, bensì "direttori", che ora sono solo "longa manus" dei direttori generali di carica politica.
Anch'io nel nella mia vita ospedaliera ne ho avuti tanti,di questi miserabili, anche se per fortuna ho il ricordo luminoso di un paio di superiori per bene e degni dei quel titolo primariale che oggi non esiste più.