bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 4 marzo 2021

ancora Russia, alla Braidense

 una collezione eccezionale.
la Braidense non la mette giù facile, visite da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30. prendere o lasciare.
io ho preso, all'ultimo, mi è andata bene, un lunedì mattina.
ora è tutto chiuso, di nuovo.

mi sento di dire che la mostra, nutrita e ricca, è veramente bella. 
Tempi Terribili – libri belli
una nuova mostra che celebra i libri d’artista e l’importanza dell’infanzia testimoniata dai libri sovietici per bambini della collezione Adler appena acquisita tramite donazione. a cura di Federica Rossi, la rassegna mette in mostra 140 opere, 123 della collezione Adler su 257 acquisite oltre a 17 volumi per l’infanzia provenienti da collezioni private nonché terracotte e altri manufatti utili a contestualizzare il periodo storico. 
Una storia straordinaria, quella della collezione Adler, che inizia con una valigia malconcia di pelle marrone. Gli architetti Hans Edward e Hedwig Adler erano fuggiti in Inghilterra dalla Germania nazista nel 1939, lasciando la maggior parte dei loro averi alla madre di Hedwig a Colonia. La storia si conclude solo alla morte di Hedwig nel 1986 quando sua figlia Susan, sgombrando l’appartamento, trova una valigia in soffitta, una valigia che contiene un tesoro: 257 libri sovietici per bambini, di cui 169 in russo, 85 in ucraino e 3 in yiddish, per la maggior parte pubblicati fra la fine degli anni Venti e il 1933.
I libri per bambini videro una straordinaria stagione creativa in Unione Sovietica tra gli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta del Novecento, testimoniata dalle opere esposte in mostra. Questi volumi furono creati da artisti che avevano assimilato la lezione dell’arte dell’Avanguardia, una tendenza artistica che si distaccava radicalmente dalla tradizione accademica ottocentesca, e si erano applicati alla creazione del libro per l’infanzia. Grandi artisti innovarono completamente il genere, dando un’importanza chiave alla qualità artistica del manufatto librario. Nonostante in quegli anni le copertine fossero perlopiù di carta relativamente leggera e le edizioni risultassero poco costose, la vivacità dei colori, le scelte compositive, le studiate geometrie e la fantasia nell’uso dei caratteri calligrafici riuscivano a creare opere vivaci, capaci di infondere grande allegria, dare fiducia nel futuro e stimolare la fantasia dei bambini. Molti libri invitavano il bambino a creare, tagliare, colorare, lo coinvolgevano nel processo creativo. Non stupisce che due giovani architetti, Hans Edward Adler e Hedwig Feldmann, arrivati in Unione Sovietica dalla Germania nel 1930, avessero acquistato una notevole quantità di libri per bambini. Questi volumi erano significativi dal punto di vista estetico e formale, e potevano diventare fonte di ispirazione nel loro lavoro di designer e progettisti. L’importanza della collezione Adler di libri per bambini sta nel fatto che, oltre a essere una delle poche, forse l’unica, di questo genere in Italia, perlopiù raccoglie volumi pubblicati in un ristretto arco cronologico (1922-1933), dando un interessante spaccato del panorama editoriale del momento. Sono anni cruciali, di grande vitalità artistica, anni di mostre di libri per bambini creati in Unione Sovietica, ma non solo: ad esempio, nel 1928 ebbe luogo a Mosca un’esposizione sul libro per l’infanzia giapponese. Non era un caso: proprio l’estetica giapponese, per esempio attraverso l’opera di Hokusai e Utamaro, aveva ispirato molti artisti che lavorarono nel periodo, come emerge da diversi volumi della collezione Adler.
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unica e inusuale.
l'ho vista dopo le avanguardie femminili russe, è stato un matrimonio perfetto.













da perderci gli occhi, libri bellissimi, colorati, ricchi di fantasia, incredibile specchio dell'ideologia sovietica, ma anche indice di una grande cura e intenzione formativa di quegli anni.

“Il libro per bambini è una delle armi più potenti dell’educazione socialista delle giovani generazioni. Grazie ai libri per bambini devono essere gettate le basi della visione materialista del mondo delle giovani generazioni. Questo è un compito grande e importante ed è un compito che può essere adempiuto”. Nadežda Krupskaja (moglie di Lenin)
se mai riaprirà, mettetevi in fila...

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