“[...] invece l’invasione della Cecoslovacchia del 1968 è stata fotografata, filmata, depositata negli archivi di tutto il mondo. I fotografi e gli operatori cechi capirono che proprio loro potevano fare l’unica cosa che si potesse ancora fare: conservare per un lontano futuro l’immagine di una violenza. Tereza passò sette giorni interi a sulle strade a fotografare soldati e ufficiali russi in ogni genere di situazioni compromettenti. I russi non sapevano che fare. Avevano ricevuto precise istruzioni su come comportarsi se qualcuno avesse sparato contro di loro o gettato delle pietre, ma nessuno aveva dato ordini su come reagire se qualcuno avesse puntato su di loro l’obiettivo di una macchina fotografica”.
Milan Kundera ne L’insostenibile leggerezza dell’essere.
“[...] la speranza non è sicuramente la stessa cosa dell’ottimismo. La speranza non è la convinzione che qualcosa possa riuscire, ma la certezza che qualcosa abbia senso, indipendentemente dalla sua riuscita” Václav Havel, primo Presidente della Repubblica Ceca.
La Primavera di Praga 1968-1969
Milano Photo week, Palazzo Reale
Nessun commento:
Posta un commento