di solito rimango delusa, invece questa Milano Photo Week mi ha riservato alcune belle sorprese.
le 3 (forse 4) mostre allestite a Palazzo Reale sono belle.
due sono rivolte a Praga (sostenute anche da un servizio interessante su la Lettura di domenica 3 giugno), una ai musei Vaticani.
quest'ultima, che resterà aperta fino al primo luglio, è In piena luce. Grandi fotografi per i Musei Vaticani, che propone una raccolta di immagini scattate da otto grandi fotografi contemporanei nelle sale dei Musei Vaticani, con punti di vista moto differenti, a partire da un medesimo soggetto. le altre due mostre, dedicate alla fotografia storica, testimoniano passaggi nodali grazie alle immagini documentarie e artistiche scattate da testimoni dell'epoca. la prima, Josef Sudek: Topografia delle macerie. Praga 1945, documenta i danni causati dalla guerra in città, grazie a una collezione di negativi conservati a Praga presso l'Istituto di Storia dell'Arte dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca; la seconda, dal titolo La Primavera di Praga 1968-1969, dedica, oltre alle immagini dell'invasione sovietica in una città prima sbigottita poi reattiva, anche un’ampia sezione al funerale di Jan Palach, lo studente che il 16 gennaio 1969 si diede fuoco in Piazza Venceslao per protestare contro l'occupazione del suo paese.
cominciamo da:
In piena luce. Grandi fotografi per i Musei Vaticani
mostra davvero sorprendente
Peter Bialobrzeski
Bill Armstrong
Rinko Kawauchi
Mimmo Jodice
Alain Fleischer
Martin Parr
Massimo Siragusa
ma
Antonio Biasucci
da il meglio:
il magazzino delle corazze
Nessun commento:
Posta un commento