così mi dicono.
mi sta bene.
parlo e scrivo.
ma non so recitare...
bianco e nero
come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna. "questo e' il mio segreto. veramente semplice. si vede bene solo con il cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi." Il piccolo principe. A.d.S-E.
domenica 9 luglio 2017
e nell'istante stesso in cui lo seppe cessò di saperlo
Martin Eden è morto e io non posso, proprio non posso, sopportarlo.
resilenza, parola molto in voga, anche in psichiatria. non capisco bene, è stato un brutto colpo, e quelle tre pagine finali mi rimbombano nella testa.
sei troppo intelligente per non afferrarne il senso: vivere senza uno scopo è terribilmente difficile..può condurre ad un disperato cinismo, alla Celine per intenderci,o alla Hemingway.. tutti grandissimi scrittori che hanno costruito grandissime pagine,creatori di immagini(London)bellissime,sognanti..eppure..cos'è quell'insoddisfazione strisciante,quel perfido veleno che uccide i colori..non so..forse tu sei in grado di capirlo e di spiegarlo. buona serata Rouge
intendevo dire che non capisco perchè parlare qui di resilienza, non penso di dovere resistere all'urto senza frantumarmi. io mi lascio passare dalle cose, le filtro atravverso il mio modo di vivere e di concepire la vita. certo, a volte soffro un po', ma ognuno soffre a modo proprio..
sì, ciascuno affronta o subisce il dolore,la sofferenza o l'amarezza a modo suo..sai un pò invidio il tuo lasciarti passare attraverso le "cose",le emozioni o le situazioni,riuscendo appunto a filtrarle,attenuandole,smorzandole in definitiva,no? non è da molti uscirne indenni o senza cicatrici,perlomeno io non sono così "scudato",oppure debbo revisionare il filtraggio ahah . naturalmente tutto ciò non ha nulla a che vedere Martin Eden o con la reazione positiva ai sanguinosi colpi che l'esistenza può riservarci, la resilienza appunto,da me iperbolicamente nominata.. bonne journée Rouge
5 commenti:
resilienza..cara amica
resilenza, parola molto in voga, anche in psichiatria.
non capisco bene, è stato un brutto colpo, e quelle tre pagine finali mi rimbombano nella testa.
sei troppo intelligente per non afferrarne il senso: vivere senza uno scopo è terribilmente difficile..può condurre ad un disperato cinismo, alla Celine per intenderci,o alla Hemingway.. tutti grandissimi scrittori che hanno costruito grandissime pagine,creatori di immagini(London)bellissime,sognanti..eppure..cos'è quell'insoddisfazione strisciante,quel perfido veleno che uccide i colori..non so..forse tu sei in grado di capirlo e di spiegarlo. buona serata Rouge
intendevo dire che non capisco perchè parlare qui di resilienza, non penso di dovere resistere all'urto senza frantumarmi. io mi lascio passare dalle cose, le filtro atravverso il mio modo di vivere e di concepire la vita. certo, a volte soffro un po', ma ognuno soffre a modo proprio..
sì, ciascuno affronta o subisce il dolore,la sofferenza o l'amarezza a modo suo..sai un pò invidio il tuo lasciarti passare attraverso le "cose",le emozioni o le situazioni,riuscendo appunto a filtrarle,attenuandole,smorzandole in definitiva,no? non è da molti uscirne indenni o senza cicatrici,perlomeno io non sono così "scudato",oppure debbo revisionare il filtraggio ahah . naturalmente tutto ciò non ha nulla a che vedere Martin Eden o con la reazione positiva ai sanguinosi colpi che l'esistenza può riservarci, la resilienza appunto,da me iperbolicamente nominata..
bonne journée Rouge
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