bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

sabato 10 dicembre 2016

la mia vita da zucchina

certo si potrebbe pensare che un film d'animazione sia adatto solo ai bambini ma questo tutto sommato lo è anche poco. una certa crudezza che non risparmia e che non compiace non è proprio quel che ci si aspetta da un cartone animato. sembrano di pongo ma sono molto reali, i bambini dell'istituto minorile. certo, quegli occhioni che quando piangono si allagano come all'apertura di una diga sono piuttosto insoliti, ma quel parlare di sesso tipica dei bambini traumatizzati che vengono a contatto con ciò che nemmeno dovrebbero sapere in età precoce è diretto e senza scampo, è come di fatto è. la tenerezza emerge, così come anche l'amarezza della separazione. la vita è separazione, a volte i bambini lo scoprono molto prima di tanti adulti che non si separano mai. il film ha qualcosa di speciale, alcuni adulti fanno schifo, altri sono encomiabili, alcuni si sporcano la bocca e l'anima, altri si prodigano e capiscono, capiscono tutto e sanno coniugare l'ascolto alla regola, indicare che anche la cruda realtà può trovare una posizione nell'armonia.
occhioni così non se ne erano mai visti (incredibile lo sguardo incredulo e mancante di tutti davanti a una madre che protegge il proprio bambino dopo una caduta sugli sci), ma nemmeno tanta poetica inesorabile verità.


La mia vita da zucchina
Un film di Claude Barras.

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