e insomma, cammino cammino, sfinita, e campeggia, su uno dei mille stand, la frase di Mario Giacomelli:
La fotografia è una cosa semplice. Basta avere qualcosa da dire.
e voilà la verità.
probabilmente quel che si poteva dire, temo, è già stato detto. anni fa.
il digitale ha fatto della fotografia una manipolazione di immagini, ma la fotografia non c'è più.
è rimasta indietro e non la si ritrova più. dov'è??
quante foto ho visto? centinaia.
erano foto? no.
sono talebana? si.
cioè no, do alle cose il loro nome.
ho visto Vivian Meier e ho urlato: FOTOGRAFIA!!
ed ero vergine, non sapevo chi fosse e probabilmente mai lo saprò, ma la sua arte si chiamava fotografia.
ora l'arte, ovvero il suo contrario, sono photoshop, sfuocatura, mosso, seppiatura, accensione accecante irreale di colori o al contrario spegnimento completo fino alla sbiadimento totale delle immagini, pose improbabili, pose innaturali, inquadrature sempre uguali in sequenza, tentativi sexy solo pesantemente volgari, bianco e nero portato al limite estremo, bianchissimo nerissimo con limiti nettissimi improbabili, quindi falsificato, con effetto, per me, controproducente. è tutto falso.
senza uno straccio di idea.
e pure deprimente è il MIA FAIR, con le sue signore galleriste che se la tirano sempre da gran fighe...ne sapranno di fotografia o solo della biografia essenziale dell'ultimo arrivato? la galleria è regalo di papà o del consorte amministratore delegato? sono acida.
la riprova della mia autentica desolazione è che ha volte mi sono fermata e ho detto: ma guarda, una foto...e chi era? ah ah, Francesca Woodman. ma dai, anche lei qui. ho anche timidamente chiesto il costo di una sua foto e me ne sono andata estasiata dalla sua bravura e abbattuta per la sua inaccessibilità. oppure chi altro?
ah, bella la Loren, che foto!!, certo è Tazio Secchiaroli. oppure: ooohhh si, ed è Mario Giacomelli.
qualcosa si salva, lo riporto qui, qualcosa si salva, faticosamente si salva, ma torniamo all'analogico, meno trastulli, meno sbrodeghezzi, meno pampalughe, meno negrigure (cito da Lessico familiare della Ginzburg), ma, piuttosto, tempo, riflessione, pazienza, scelta di campo, pensiero, mente e cuore. e, sopra ogni cosa, the right moment.
clic.
ah, bella la Loren, che foto!!, certo è Tazio Secchiaroli. oppure: ooohhh si, ed è Mario Giacomelli.
qualcosa si salva, lo riporto qui, qualcosa si salva, faticosamente si salva, ma torniamo all'analogico, meno trastulli, meno sbrodeghezzi, meno pampalughe, meno negrigure (cito da Lessico familiare della Ginzburg), ma, piuttosto, tempo, riflessione, pazienza, scelta di campo, pensiero, mente e cuore. e, sopra ogni cosa, the right moment.
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Cevasco@Marino
Giovanni Chiaramonte
Renato Dagostin
Neige De Benedetti
Mario Giacomelli
Todd Hido
Enzo Obiso
Marco Onofri
Tazio Secchiaroli
Federica Valabrega
troppe, ne ho messe troppe.
oltre i soliti noti, Neige De Benedetti, figlia di papà, unica vera sorpresa.
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