bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

martedì 10 aprile 2012

indizi

ieri sera ho visto "Biutiful" di Alejandro González Iñárritu e non so come ho fatto ad arrivare alla fine di tanta terrificante scuotente angoscia, ma un film così dolorosamente intenso io l'ho visto raramente.
poi ripenso continuamente alle cose di cui ho paura, e che sbaglio di conseguenza, e a certi legami viscerali che mi fanno ancora svegliare di notte al semplice rumore di un colpo di tosse e mi domando perchè il mio corpo sia così dolente ultimamente. io mi sento di nuovo la febbre. cosa mi vuole dire la mia carne?
(nascere è cadere nel corpo)
intanto, a mia consolazione, mi leggo Marina, che si chiamava Marina Cvetaeva, e io che mi chiamo Rossa, ma mi ricorderanno con il mio nome?, metto in questo mio piccolo posticino
(A Dio io chiedo
una stanza -qualunque-

un buco -da sola!-
un posto- per me!-
quattro pareti
per il silenzio!)

una poesia così, geografia di corpo di dolore di visceri e di amore, che merita tutti gli onori della gloria e della storia.

Anke Merzbach

Indizi

Come spostando pietre:
geme ogni giuntura! Riconosco
l'amore dal dolore
lungo tutto il corpo.

Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l'amore dal lontano
di chi mi è accanto.
Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l'amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.

Vandalo in un'aureola
di vento! Riconosco
l'amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.

Riconosco l'amore dal boato
- dal trillo beato -
lungo tutto il corpo!

Marina Cvetaeva

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