una commozione forte.
un passaggio necessario.
non si può andare in Friuli e non passare di qui, come dalla Slovenia e non andare a Caporetto.
le nuove generazioni sembrano non avere storia alla spalle, solo il mondo virtuale davanti.
e allora diventa due volte necessario, per noi ricordare e per loro imparare.
100.000 salme di soldati della grande guerra sepolti qui, più del 60% ignoti.
questa terra ha dato il suo sangue, con fiumi affluenti da tutta l'Italia, e forse oggi nemmeno ce lo meritiamo.
in piedi, in silenzio.
domenica 15 gennaio 2012
redipuglia, il sacrario
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2 commenti:
detto come al solito in modo inappuntabile...
grazie.
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